Questa categoria di lavoratori può richiedere l’erogazione del TFR all’INPS, grazie al Fondo di Garanzia. Ecco chi può richiederlo e come.
Il Fondo di Garanzia nasce negli anni Ottanta per tutti quei lavoratori che non possono ricevere il Trattamento di Fine Rapporto direttamente dal proprio datore di lavoro. Tale insolvenza da parte del datore deve essere conseguenza di procedure concorsuali o esecutive, che rendono impossibile l’adempimento degli obblighi retributivi. In questo caso è proprio lo stato di crisi aziendale ad essere il requisito di partenza per partecipare al fondo.
Questo importante mezzo a tutela dei lavoratori provvede alla liquidazione del TFR e di tutti i crediti diversi dal tfr. Dopo aver richiesto tali trattamenti e avendo ricevuto risposta negativa, a causa della situazione precaria in cui si trova il datore di lavoro, il dipendente può richiedere la liquidazione da parte dell’INPS. Ecco come funziona nel dettaglio.
Fondo di Garanzia INPS, come viene liquidato il TFR?
Il Fondo di Garanzia predisposto dall’INPS, può essere richiesto dal dipendente che si è visto negare il pagamento della liquidazione, ultime tre mensilità- compresa tredicesima e quattordicesima- ed eventuali indennità di malattia e maternità. Restano esclusi dal Fondo tutte le somme dovute per ferie non godute.
Oltre al dipendente, anche gli eredi, o cessionari, possono richiedere l’accesso al fondo. Tutto questo può avvenire solo se il rapporto di lavoro è effettivamente terminato e per questo il dipendente ha diritto al TFR. Se manca questo requisito il dipendete non potrà accedere al fondo perché il rapporto è ancora in corso. Per presentare la richiesta è quindi necessario avvalersi di un avvocato, che aiuti il suo assistito ad inoltrare la domanda dal sito dell’INPS. In mancanza di avvocato, è possibile rivolgersi ad un patronato.
Una volta fatto questo, è importante presentare una documentazione che attesti la cessazione del rapporto di lavoro, il mancato pagamento da parte del datore, l’apertura di una procedura concorsuale o di fallimento dell’azienda, un tentativo di pignoramento non andato a buon fine. Il dipendente che si trova in questa situazione ha diritto a ricevere le somme legate al TFR entro 5 anni dalla cessione del rapporto, che diventano 10 se c’è stata una sentenza.
