Esiste un fondo per aiutare i ragazzi a studiare: come accedere all’agevolazione: tutto quello che devi sapere se hai bisogno di un sostegno
Dal 2020, nel nostro Paese è stato attivato un Fondo per il credito ai giovani che oggi conosciamo tutti con il nome di Fondo studio. Al momento è gestito dalla Conasp e permette a tutti gli studenti che lo meritano e che hanno anche problemi economici, di ottenere un vero e proprio finanziamento.
È importante che il Fondo studio non eroghi dei contributi a fondo perduto per tutti gli studenti universitari, infatti si tratta solo di un prestito a tasso agevolato e sul modello delle borse di studio, dunque la somma dovrà essere restituita.
A questo punto interviene lo stato che fa da garante per il 70% dell’ammontare del prestito e finanziatori non chiederanno a chi beneficia dei soldi delle garanzie aggiuntive.
In dettaglio ogni beneficio può ricevere un massimo di 25mila euro di finanziamento, ma è stato diviso in quote annuali in base a quanto è lungo il suo percorso universitario. Ogni quota annuale però deve avere un minimo importo di circa 3mila euro e un massimo di 5mila.
Se vogliamo parlare invece della restituzione della somma, il piano di ammortamento può durare fra 3 anni e 15 e inizia dopo il 30esimo mese che segue l’erogazione dell’ultima rata del finanziamento.
Con questo fondo, i giovani hanno la possibilità di iscriversi all’università ottenendo un finanziamento a tasso agevolato. Si può richiedere sia se si è diplomati alle scuole superiori, sia se si ha l’intenzione di fare un corso di specializzazione post-laurea approfondendo la conoscenza di una lingua straniera.
Il fondo è destinato solo agli studenti che lo meritano, infatti c’è un minimo di voto di diploma o di laurea. Proprio per questo motivo possono riceverlo quelli che sono già iscritti ad un corso di laurea triennale (voto minimo 75), quelli che sono iscritti ad un corso di laurea magistrale (voto minimo 100) e quelli di un master (voto minimo 100).
Per quanto riguarda chi ha studiato all’estero, dipende se la scuola è abilitata a rilasciare titoli di studio che hanno valore in Italia.