Sei intenzionato a fare dei bonifici per parenti o amici ma non vuoi incappare nei controlli da parte del fisco? Ecco come evitarli legalmente.
Può capitare di dover o voler effettuare dei bonifici che vedono come beneficiari amici o parenti, a titolo di aiuto, senza una causale per un acquisto o una locazione immobiliare, ad esempio. In questi casi, per far sì che il reddito non sia considerato tassabile, e di conseguenza oggetto di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, è necessario muoversi in un determinato modo, legale, sia chiaro.
Si tratta di cosiddette “indagini finanziarie” volte a contrastare l’evasione fiscale. Capita infatti che persone con una attività decidano di intestare un conto fittizio a un parente dove versare tali somme a titolo di donazione. In questo caso scattano i controlli fiscali, in caso si notino discrepanze nel reddito della persona che effettua il bonifico, e che possono estendersi anche alla cerchia familiare. Come aiutare, quindi, un parente in modo legale senza subire conseguenze?
Vuoi effettuare dei bonifici ad amici o parenti senza subire controlli? Ecco come fare
Al fine di evitare guai con l’Agenzia delle Entrate, è bene effettuare queste transizioni finanziarie tramite la banca, evitando ad esempio prelievo di denaro contante dal conto dei genitori, ad esempio, con conseguente versamento su quello del figlio. Questo per poter avere tracciabilità della transazione anche ad anni di distanza.
Attenzione, poi, alla causale da utilizzare in sede di bonifico bancario o postale. Benché non esista una regola in merito, il suggerimento è di usare una dicitura come “donazione”, “regalia”, o “contributo mensile”, in modo da chiarire la natura del trasferimento di denaro, in caso di controlli da parte del fisco italiano.
È fondamentale, poi, conservare gli estratti conto della propria banca per poter dimostrare l’irrilevanza fiscale dei bonifici effettuati che andrebbero possibilmente fatti in prossimità di ricorrenze speciali, per non dare adito a dubbi. Per legge, l’istituto bancario è tenuto a dare periodicamente questa documentazione ai clienti, e quest’ultimo può chiedere le transazioni effettuate degli ultimi 10 anni.