L’Italia è un paese di vecchi, le nascite sono in calo e per questo lo Stato ha proposto degli incentivi sulle nuove nascite, ovvero l’assegno unico: questo può essere percepito insieme al Reddito di Cittadinanza?
L’assegno unico, l’AU, è stato introdotto come forma di sostegno per tutte le coppie che intendono avere un figlio. Questo aiuto economico nasce per contrastare il calo demografico delle nuove nascite, visto l’aumento del costo della vita e in particolare per tutto ciò che serve per far crescere un bambino.
In particolare, l’AU universale mira ad aiutare le famiglie più in difficoltà, lasciando l’ISEE come limite per individuare chi ne ha più bisogno e in che misura. Sono in molti però a chiedersi se l’assegno sia compatibile con il Reddito di Cittadinanza, altra forma di sostegno alle famiglie più povere. Scopriamo i requisiti e come si richiede.
Assegno Unico e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?
Prima di richiedere un qualsiasi aiuto economico dallo stato è necessario produrre un nuovo ISEE, documento fondamentale per conoscere la situazione patrimoniale di un determinato nucleo familiare. L’isee serve a calcolare l’importo corretto dell’assegno unico che, se troppo alto, spetterà solo in forma minima. La richiesta può essere fatta attraverso il sito dell’INPS o recandosi ad un CAF.
Un nodo da sciogliere è quello rispetto alla situazione di chi vuole fare richiesta per l’AU, ma già percepisce il Reddito di Cittadinanza. Anche quest’ultimo si basa sulla situazione patrimoniale e su quante persone compongono il nucleo familiare. Essendo il reddito di cittadinanza una misura che aumenta all’aumentare di ogni singolo componente, minori compresi, viene spontaneo chiedersi se l’assegno e il reddito siano compatibili.
Chi già percepisce il reddito di cittadinanza può beneficiare anche dell’AU, e a differenza di altre situazioni, non è necessario nemmeno presentare alcuna richiesta. L’INPS in questo caso provvede autonomamente ad accreditare l’au come parte integrante del Reddito di Cittadinanza. Il limite per capire la quantità dell’importo resta sempre l’ISEE o la DSU ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica.