Si è rotto un componente in plastica di un prodotto che hai in casa di qualsiasi tipo: anche se si tratta solo di plastica, o di pezzi piccoli, la garanzia li copre?
Quante volte ci capita di vedere rompersi la plastica vicino ad oggetti che usiamo tutti i giorni, o che comunque usiamo di rado ma che per noi sono stati molto costosi? Quando succede qualcosa di questo tipo, ci blocchiamo e non sappiamo come comportarci, soprattutto non sappiamo se siamo idonei ad ottenere una sorta di garanzia.
Non capita così tanto raramente che le condizioni di vendita prevedano l’esclusione della garanzia di tipo biennale, nel caso di rottura di parti di plastica di quello che compriamo. L’acquirente si ritrova a non poter cambiare un prodotto a volte ancora nuovo per qualcosa che risale alla fabbricazione. La legge però cosa dice in proposito?
L’articolo 129 del Codice del consumo è stato modificato da Dlgs e stabilisce che i beni di consumo devono avere in possesso alcuni requisiti, come l durabilità, la funzionalità, l’idoneità all’uso ma anche la sicurezza e infine la compatibilità. Il consumatore a questo punto ha il diritto di aspettarsi che il prodotto non abbia dei difetti e che funzioni nel modo corretto.
La normativa europea prevede un periodo di almeno due anni di garanzia per tutti i beni di consumo, a prescindere dal tipo di materiale di cui sono composti. Proprio per questo motivo, anche le parti in plastica dei prodotti dovrebbero essere coperte da una garanzia, a meno che non sia possibile dimostrare che la rottura sia stata causata da un errore commesso da parte del consumatore.
Il diritto alla garanzia dura circa due anni, mentre è solo di un anno per chi acquista il prodotto per esigenze collegate alla propria attività lavorativa. In caso di vizio di fabbricazione il consumatore può richiedere la sostituzione con un prodotto uguale oppure la riparazione entro dei tempi che siano ragionevoli.