Sapevi che chi è possessore di partita iva può mangiare al ristorante completamente gratis? Ecco cosa fare per usufruire di questo allettante vantaggio.
Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale dei prezzi di beni e servizi di consumo a causa soprattutto della crisi economica ed energetica, della pandemia da Covid e dell’inflazione crescente. Ad aumentare sono stati anche i prezzi dei menù di tutti i ristoranti presenti sul territorio italiano.
Per fortuna però è arrivata la notizia che i titolari di partita iva possono mangiare al ristorante completamente gratis. Molti si domandano se sia legale e come questo sia possibile, la risposta è abbastanza semplice. La prima cosa da tenere presente è che si tratta di un metodo lecito e consentito. Ecco come fare.
Partita Iva? Mangi gratis al ristorante
Spesso per lavoro si ha la necessità di mangiare fuori casa, sia da soli che in compagnia. Nelle grandi città come Milano o Roma, i prezzi dei menù sono raddoppiati nel giro di pochi anni per diversi fattori come anticipato prima. Per coloro che hanno la partita iva però si presenta la possibilità di non pagare affatto quando si mangia al ristorante.
Mangiare gratuitamente in questo caso è possibile e consentito dalla legge, che permette a chi possiede la partita iva di detrarre il costo del pranzo o della cena. Spieghiamoci meglio: la legge prevede che le partite iva possano detrarre fiscalmente il costo sostenuto per i pasti al ristorante e per il soggiorno in alberghi. Lo Stato permette a professionisti, società ed imprese di detrarre l’iva sia se si è in regime ordinario che forfettario.
Tra le spese deducibili, oltre al ristorante è possibile dedurre, e quindi non pagare, le spese sostenute per gli alberghi ma solo in determinati casi. Le situazioni in cui è possibile dedurre le spese sono solo quelle legate a incontri di rappresentanza o per corsi di aggiornamento professionale. In questi casi è possibile detrarre ben il 75% delle spese sostenute, una cifra non male.