Anche i debiti possono andare in prescrizione: tutto quello che c’è da sapere sullo strumento giuridico regolato dal codice civile italiano.
Quando si ha un debito da parecchio tempo va sempre pagato? Non esiste un termine di prescrizione? La risposta è sì, per alcuni tipi di debito è prevista la prescrizione che può variare dai 6 mesi ai 10 anni complessivi.
Questi termini variano in base alla natura del debito stesso ed iniziano dal primo giorno in cui può essere fatto valere il diritto di riscossione da parte del creditore. La prescrizione, però, può essere sospesa o addirittura interrotta.
Sia il debitore che il creditore devono essere a conoscenza che, secondo la legge italiana, alcuni debiti possono essere soggetti a prescrizione. Ma di cosa si tratta e come funziona?
Si tratta di uno strumento giuridico, regolato dal codice civile, che fa estinguere i diritti nei casi in cui il titolare non li eserciti entro il termine previsto. Questa si applica, dunque, anche ai debiti ad eccezione di quelli derivanti da diritti indisponibili, ossia che quelli che data la loro importanza sono esenti da negoziazioni che potrebbero andare a danneggiare lo stesso titolare o sono contrarie alla legge.
La prescrizione, dunque, fa cessare il diritto del creditore a riscuotere il debito e scatta proprio il giorno stesso in cui può essere fatto valere tale diritto e scade quando scatta il termine di legge. Per quanto riguarda la tempistica, essa può variare dai 6 mesi ai 10 anni in base alla natura del debito.
La prescrizione, però, può essere soggetta a sospensione o interruzione. Il primo caso si verifica quando vi è un particolare rapporto tra le parti o per una condizione specifica del titolare del diritto. La prescrizione, invece, viene interrotta quando il creditore fa valere il proprio diritto inviando un atto interruttivo.