Per chi sosta davanti ad un cartello di passo carrabile sono previste delle sanzioni: come riconoscere se il cartello è valido.
Esistono delle aree in cui è vietato parcheggiare i propri veicoli. Per non incappare, dunque, in pesanti multe o addirittura nella rimozione forzata del mezzo, bisognerà sempre prestare attenzione a dove si sosta.
Tra le queste zone anche quelle in cui vi è esposto il cartello di passo carrabile. Nel dettaglio, il cartello in questione indica l’accesso ad un’area limitata solo a veicoli autorizzati: a rilasciare l’autorizzazione sarà il comune o l’ufficio preposto. In caso contrario, la segnaletica non avrà valore.
Tra i vari cartelli stradali da rispettare quando si è alla guida di un veicolo c’è anche il passo carrabile. Questo delimita l’accesso ad un’area solo ad alcuni veicoli vietando davanti ad essa la sosta degli altri mezzi.
Il passo carrabile non è come gli altri cartelli, difatti, per essere valido necessita di un’autorizzazione che va richiesta espressamente al Comune dove si trova il luogo in cui andrà apposto o all’ufficio preposto per il rilascio. Una volta presentata la domanda, se la zona rispetta i requisiti imposti dalla legge, verrà rilasciata l’autorizzazione che è espressamente indicata sul cartello con un numero e l’anno di riferimento. Essa avrà validità per 29 anni anche se può essere revocata in caso vengano riscontrate irregolarità.
Se parcheggiamo un veicolo, dunque, davanti ad un passo carrabile privo del permesso rilasciato dalle autorità non saremo passibili di multa. Si tratta, dunque, di un cartello acquistato che non ha alcuna validità per il Codice della Strada. Lo stesso codice, all’art.38, prevede una multa per chi appone cartelli stradali non ufficiali che può variare dai 421 a 1.691 euro.
In caso, contrario, se il cartello presenta i dati dell’autorizzazione ed il comune che l’ha rilasciata (può essere indicato anche solo con lo stemma), per chi sosta davanti ad un passo carrabile è prevista, secondo l’art.158 del Cds, una multa che varia dai 25 ai 100 euro per i ciclomotori ed i motoveicoli a due ruote e dai 42 ai 173 per i restanti veicoli.