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Fisco e Tasse

Dichiarazione dei Redditi: gli scontrini vanno sempre conservati?

In molti si domandano se gli scontrini relativi alla dichiarazione dei redditi debbano essere conservati e soprattutto per quanto tempo.

Scontrini (Canva) – VostriSoldi.it

È tempo di dichiarazione dei redditi, e sono molti i documenti da controllare e verificare con cura per poterla presentare nel modo corretto. Tra questi troviamo gli scontrini, ovvero le ricevute fiscali ottenute con acquisti e che possiamo detrarre dalle tasse, parzialmente o in via completa. Molti hanno tuttavia dei dubbi su quanto tempo debbano essere conservati dopo averli utilizzati e cosa accade qualora li si perdesse.

Seguire tutte le norme nel modo corretto è essenziale per non incorrere in sanzioni, ovvero passare dei guai per evasione fiscale. Alcune sentenze in questo caso parlano chiaro, con multe e penali ricevute da concittadini che hanno sbagliato a conservare proprio della documentazione. Vediamo quindi se e come dobbiamo conservare i documenti fiscali dopo aver fatto il nostro 730 o il Modello Persone Fisiche.

Dichiarazione dei redditi: come devono essere conservati gli scontrini

Scontrini (Canva) – VostriSoldi.it

Di solito i documenti fiscali come ricevute, scontrini e fatture andrebbero conservati per almeno 5 anni dalla dichiarazione dei redditi, ma con il nuovo 730 sono state inserite modifiche interessanti che riguardano proprio gli scontrini delle spese sanitarie, di solito quelle che si possono scaricare dalla tassazione, a patto che non si abbia un regime forfettario.

In presenza infatti di un 730 precompilato, quello scaricabile dal sito INPS, e non modificato, non ci sarà più bisogno di conservarli. Al contrario lo si dovrà fare nel caso gli si aggiunga in un secondo tempo, poiché l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare dei controlli in merito e voler visionare la prova delle spese sostenute. In questo caso, è buona norma rispettare la finestra temporale di 5 anni.

Attenzione, però, anche al modello della dichiarazione dei redditi vero e proprio: anche se la si è affidata al commercialista di fiducia, c’è la possibilità, per quanto paradossale possa apparire, di essere ritenuti evasori dal fisco. Questo poiché è basilare tenerne una copia per almeno 10 anni, per evitare ciò che è accaduto a un imprenditore che è stato condannato dal tribunale civile a pagare una penale per non essere riuscito a produrne una copia.

Amanda Merli