Molti contribuenti riescono a detrarre l’affitto con il modello 730, quando è possibile? Ecco tutte le casistiche e le limitazioni da rispettare.
Il nostro Paese sta attraverso un periodo storico molto delicato. Tra crisi economica ed inflazione crescente, sempre più italiani sperano di godere di qualche detrazione o agevolazione fiscale. Il costo delle utenze è triplicato nel corso dello scorso anno e il costo di beni e servizi raddoppiato. Anche il costo degli affitti è aumentato a causa della crescente domanda di abitazioni con contratto di locazione.
Affinché i contribuenti possano recuperare parte delle somme sostenute, è necessario innanzitutto che vengano rispettati determinati requisiti reddituali. Tra questi c’è il rimborso IRPEF attraverso il modello 730. Ecco come fare per ottenere la detrazione.
Detrarre l’affitto dal 730? Ecco come
La normativa vigente prevede delle diverse tipologie di detrazione che variano in base al contratto stipulato e al reddito dichiarato. La detrazione dell’affitto però è riconosciuta solo ai giovani fino ai 31 anni di età, per i primi quattro anni di locazione. Il rimborso è parti al 20% del canone totale, per un massimo di duemila euro. Le detrazioni spettano quindi agli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti o ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.
Infine queste agevolazioni spettano anche agli studenti fuori sede. La detrazione dell’affitto per l’abitazione principale spetta in misura forfettaria sulla base della durata della locazione. Per beneficiare del rimborso è necessario essere in possesso di importanti documenti quali il contratto di locazione registrato e un’autocertificazione che attesti l’utilizzo della casa come abitazione principale.
Per i lavoratori dipendenti oltre al contratto di affitto regolare occorre anche l‘attestazione del lavoro dipendente e dell’avvenuto trasferimento della residenza. Ultimo requisito è quello per gli studenti universitari che devono attestare che la residenza non si trovi oltre i 100 km di lontananza dall’università. Come è possibile notare la normativa cerca di tutelare gli interessi di chi si trova ad affrontare una spesa per un affitto in momenti ben specifici della propria vita e per tempi molto limitati.