Novità importanti dal Governo sugli affitti brevi, limitazioni che non faranno piacere a coloro che gestiscono appartamenti soprattutto nelle città turistiche. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Con l’arrivo della bella stagione ricominciano anche i flussi turistici ad inondare le nostre città. Roma, Firenze, Napoli, Venezia e le isole sono le mete preferite dai turisti di tutto il mondo. Inondati dai turisti tutte le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere.
Tra gli alloggi preferiti dai turisti troviamo anche gli appartamenti, b&b e case vacanza. Proprio per questi due però il governo sta intervenendo per regolarizzare gli affitti brevi stringendo una morsa intorno a questa tipologia di contratti data la lacunosa normativa vigente. Guardiamo nel dettaglio quali sono glie interventi che lo Stato intende attuare.
Negli ultimi decenni c’è stato un vero e proprio boom dei B&B, amati soprattutto da coloro che scelgono gli short break durante tutto l’anno piuttosto che la classica lunga vacanza estiva. Anche gli appartamenti, grazie soprattutto a piattaforme come Booking e Airbnb, sono tra gli alloggi più amati. Eppure il Governo ha deciso di rivedere la normativa sugli affitti brevi, in quanto essa necessita di una revisione profonda.
In particolare, ha spiegato la ministra Santanchè, occorrono delle nuove norme più stringenti, soprattutto a causa della diffusione dei b&b e degli appartamenti locati a scopo turistico. Il problema sostanzialmente è che nella maggior parte dei casi gli appartamenti vengono gestiti dalle medesime persone, e soprattutto capire come mappare in qualche modo tutti gli appartamenti locati con affitti brevi. Questo servirà a capire meglio l’andamento del turismo e di molti altri fattori.
Numerose organizzazioni sono contro una nuova regolamentazione e anzi ritengono l’attuale normativa già abbastanza vincolante. Confedilizia ad esempio si muove per poter permettere al comune di Venezia di non limitare più gli affitti brevi nel centro storico, di eliminare la legge che trasforma colui che possiede più di quattro appartamenti in imprenditore o di ridurre ad un unico adempimento a carico del proprietario della comunicazione alla questura dei dati degli ospiti.