Hai una o più multe non pagate? Ecco quando scattano gli aumenti e sanzione e quando puoi rischiare addirittura un pignoramento.
Ricevere una multa di certo non piace a nessuno, ma è qualcosa che almeno una volta nella vita ci è capitato. Un parcheggio fuori posto o dimenticando di aggiornare il pagamento della sosta, guidare oltre i limiti di velocità consentiti o circolare in una zona a traffico limitato. Queste ed altre le situazioni sono le più comuni cause per la produzione di un verbale.
Le sanzioni vengono generalmente inviate o sul posto, se si tratta di parcheggi anomali, o direttamente a casa tramite raccomandata, anche a distanza di tempo. Spesso per dimenticanza queste multe potrebbero non venir pagate. Una dimenticanza che può costarci però molto cara.
Succede più spesso di quanto pensiamo, arriva una multa la leggiamo e decidiamo di pagarla in un secondo momento. Momento che nella maggior parte dei casi non arriva mai, fino a quando non riceviamo una sanzione per il mancato pagamento. Le attuali leggi prevedono infatti che, se non si paga una multa entro un determinato periodo di tempo questa verrà maggiorata con interessi, fino ad arrivare al pignoramento.
Generalmente il periodo di tempo massimo per pagare una multa è di circa 60 giorni dalla sua ricezione. Discorso simile avviene nel caso del mancato pagamento delle cartelle esattoriali, con gli stessi limiti di tempo pari a 60 giorni. Nel caso delle cartelle il calcolo della mora viene effettuato aggiungendo agli interessi un valore pari al 3 o 6 percento. In entrambi i casi se non si effettua il pagamento della mora, si passa ad un altro metodo per recuperare il debito: il pignoramento.
Prima del pignoramento potrebbero trascorrere anche anni nei quali vengono inviati delle intimazioni di pagamento, che se ignorate faranno scattare il pignoramento che può avvenire entro 90 giorni. L’esecuzione forzosa del recupero del debito è un atto molto importante e sicuramente spiacevole. Per questo motivo è bene non ignorare more ed avvisi di pagamento, e saldare il debito il prima possibile. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione numerosi sistemi per regolarizzare il proprio debito, come il rateizzo dell’importo o la rottamazione delle cartelle esattoriali.