Ancora caos Reddito di Cittadinanza: non sarà più Mia ma un nuovo sostegno. Ecco tutto quello che bisogna sapere e cosa cambia.
Il Reddito di Cittadinanza è sempre al centro dell’attenzione in questo ultimo periodo. I sostegni da parte del Governo per contrastare il caro vita stanno aumentando, e il Reddito di Cittadinanza è quello per eccellenza, che mira a contrastare il problema della disoccupazione aiutando le famiglie momentaneamente non occupate. Il Reddito di Cittadinanza era stato poi sostituito dal Mia, senza che mancassero ovviamente le polemiche.
In un periodo in cui è molto difficile far quadra i conti, a causa dei tantissimi aumenti in ogni mercato, non ultimo l’atteso rialzo delle forniture energetiche, ecco che anche il Reddito di Cittadinanza, anzi il Mia, sarà ancora una volta cambiato. Non ha fatto in tempo ad arrivare, infatti, che ad oggi già bisogna dirgli addio. Ma perché questo cambiamento repentino? Da cosa sarà ulteriormente sostituito? Ecco tutto ciò che bisogna sapere.
Caos Reddito di Cittadinanza: anche il Mio lascerà il posto
La tanto discussa Misura per l’Inclusione Attiva sarà costretto ulteriormente a cambiare strada. Già di suo aveva lasciato numerose polemiche alle sue spalle. Ed ora è destinato nuovamente a cambiare. Cosa cambierà? Da Mia si aprono due nuovi scenari: arrivano Gil, Gal e Pal. Ma di cosa si tratta? GIL, Garanzia per l’Inclusione lavorativa. Sarà pronto a partire al primo gennaio del 2024 e sarà rivolto a quelle famiglie al cui interno è presente almeno un soggetto con disabilità (o invalidità civile), o over 60 o minorenne.
I requisiti sono un ISEE di non oltre 7200 euro e un reddito familiare che non superi 6000 euro annuali, e un reddito immobiliare non oltre i 30000 euro. Saranno anche introdotte, inoltre, misure come Gal e Pal. La prima, prestazione di accompagnamento al lavoro, è rivolto a tutti quei soggetti che percepiscono il RdC occupabili inseriti nelle misure di politica attiva lavorativa. Mentre per quanto riguarda GAL, è una misura volta all’inserimento lavorativo a tutti i soggetti che sono ad alto rischio sociale e lavorativo.
Tra questi, figurano i soggetti che non rientrano nella forbice di età dai 18 ai 59 anni e che possono avere maggiori difficoltà al collocamento lavorativo. Anche questa misura sarà attiva al primo gennaio del 2024. Non resta che attendere ulteriori sviluppi e d eventuali ulteriori modifiche, dato che sono processi in continua evoluzione e aggiornamento.