Sono tantissimi i cittadini che lo scorso mese si sono visti sospeso il Reddito di Cittadinanza, cosa sta succedendo e cosa fare per risolvere questo problema?
Dalla sua introduzione ad oggi, il Reddito di Cittadinanza è sicuramente tra le misure statali che ha riscontrato maggior successo ed approvazione tra i cittadini italiani. Un aiuto economico, basato sui redditi e sulla grandezza del nucleo familiare, che ha cambiato le sorti di molti cittadini. Lo scopo finale di tale sostegno è quello di incentivare l’occupazione, ma su questo punto tale misura ha evidenziato non poche lacune.
Con le scorse elezioni e la formazione del nuovo Governo Meloni, il Reddito di Cittadinanza è stato abolito e sostituito dal MIA, anche se è stato prorogato fino alla fine dell’anno. Molti cittadini però questo mese si sono visti sospesi già il reddito, da cosa potrebbe dipendere? Ecco le possibili ragioni e come porvi rimedio.
È successo a migliaia di famiglie lo scorso mese. Il Reddito di Cittadinanza non è stato accreditato come accade normalmente e in tanti si sono visti sospendere l’erogazione dell’aiuto. Generalmente il RdC viene sospeso per motivi ben specifici tra cui il rifiuto di tre offerte di lavoro congrue, mancata comunicazione dell’attuale situazione lavorativa, svolgimento di lavoro cosiddetto a “nero” o il compito di un reato penale grave.
Esistono poi due casi ulteriori, e più comuni di quelli visti sopra, che comportano una revoca o sospensione del Reddito. Questi fanno capo generalmente alla mancata comunicazione sull’attuale situazione patrimoniale del nucleo familiare. In particolare si tratta del mancato aggiornamento dell’ISEE o di una discordanza tra il nucleo e i dati ANPR. In entrambi i casi però la situazione può essere risolta tranquillamente, riottenendo nuovamente l’erogazione dell’aiuto.
In questi ultimi due casi è necessario ripresentare un ISEE aggiornato e conforme con il limiti richiesti per ottenere l’erogazione, mentre nel caso dei dati ANPR la soluzione potrebbe essere leggermente più complicata. In questo caso si presenta una discordanza tra ciò che è stato comunicato fiscalmente e ciò che risulta all’anagrafe, a seguito di una variazione del nucleo familiare. Per riottenere il reddito è necessario ripresentare una nuova domanda con isee aggiornato relativo alla nuova composizione del nucleo familiare.