Con l’aumento dei tassi di interesse, avvenuto nelle ultime settimane, si è verificato un conseguente aumento delle rate dei mutui. Ecco le motivazioni e cosa accadrà nei prossimi mesi.
Non è un mistero. L’Italia sta affrontando uno dei periodi più disastrosi sul fronte economico-finanziario. La crisi economica ed energetica, assieme al tasso di inflazione crescente hanno spinto la Banca Centrale Europa a ridurre i flussi di denaro circolante, attraverso l’innalzamento dei tassi di interesse dei mutui.
Questo ha portato molti italiani a ritrovarsi con le rate dei mutui, stipulati precedentemente, a innalzarsi sempre di più. Sempre più cittadini poi, non riescono ad accedere ai mutui a causa di questi aumenti, mettendo in ginocchio anche il mercato immobiliare, con un calo della compravendita degli immobili. Ecco cosa aspettarsi.
Sempre più famiglie italiane non riescono ad arrivare a fine mese. Può sembrare una frase di circostanza, ma non lo è. In Italia si stanno registrando livelli di povertà sempre maggiori, a causa principalmente della disoccupazione, della crisi economica e dell’inflazione. La crisi energetica poi ha portato ad un aumento considerevole delle bollette di luce e gas, mettendo così in ginocchio sempre più cittadini.
In questa situazione si è reso necessario prendere una decisione in merito soprattutto all’inflazione, e a cosa si può fare concretamente per contrastarla. Proprio per questo la BCE ha deciso di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, così da ridurre il denaro circolante e ridurre l’inflazione stessa. Il risultato però è stato quello di ritrovarsi con un aumento quasi pari a 2.000 annui- circa 159 euro mensili– sul pagamento delle rate dei mutui. Una nota dolente e che rappresenta una stangata non indifferente.
Il futuro quindi si prospetta ancora difficile, colpendo maggiormente quella fetta di persone che hanno deciso di contrarre un mutuo con tasso variabile. Tasso che è passato a +2.20 punti percentili sono nel corso del primo trimestre del 2023. Un dato che desta molta preoccupazione, in quanto, un nuovo possibile aumento, seppure di qualche decimale, potrebbe costare caro a molte famiglie già in grosse difficoltà.