Nella bozza del nuovo decreto Lavoro, che presto dovrebbe essere approvato, sono state introdotte delle novità per l’assegno unico universale.
Il Governo sembra essere determinato ad apportare delle variazioni al mondo del lavoro andando a riscrivere quella che è la disciplina dei contratti, ma introducendo anche nuove misure per incentivare le assunzioni.
Durante una delle prossime riunioni, difatti, sul tavolo del Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare il decreto Lavoro per essere approvato. La bozza è già circolata in questi giorni e, se non dovesse subire modifiche, il decreto porterebbe dei vantaggi anche per i percettori dell’assegno unico.
Assegno Unico, previste novità nel nuovo decreto Lavoro: i dettagli
Passi in avanti per cercare di migliorare le normative relative al mondo del lavoro in Italia. A breve, difatti, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare il decreto Lavoro che porterebbe delle novità. Tra queste alcune legate all’assegno unico universale, il sussidio rivolto alle famiglie con figli a carico sino ai 21 anni o disabili.
Nella bozza, come riporta la redazione de Il Corriere della Sera, sarebbe previsto un aumento di 30 euro mensili per i nuclei familiari con figli che non superano la soglia Isee dei 15mila euro all’anno e dove è presente un solo genitore che lavora poiché il coniuge è deceduto. A poter beneficiare della maggiorazione sarebbero circa 80mila minori orfani di un genitore, 60mila sono orfani di padre ed i restanti di madre.
Per finanziare questo tipo di manovra, prevista dal decreto, dovrebbe servire una cifra pari a 100 milioni di euro così ripartiti: 28 milioni per l’anno in corso, 30,2 milioni per quello successivo e 30,7 per il 2025.
Modifiche quelle che dovrebbero arrivare dopo quelle introdotte mediante l’ultima legge di Bilancio che ha apportato una rivalutazione dell’assegno unico universale. Nel dettaglio, come riporta Il Corriere della Sera, l’Isee annuale per percepire l’importo più alto dell’agevolazione, passato da 175 a 189,2 euro, è salito da 15mila a 16.215 euro. Quella per garantire l’assegno minimo, salito da 50 a 54,1 euro, invece, da 40mila a 43.240 euro. Infine, l’assegno unico è stato aumentato del 50% per i figli che non hanno compiuto un anno di età nei nuclei familiari con quattro figli o con almeno tre figli limitatamente ai figli tra uno e tre anni con Isee inferiore ai 40mila euro.