Ecco quali sono i nuovi requisiti da possedere se si intende ottenere la pensione minima da parte dell’INPS per questo 2023. Le novità previste.
Il nostro sistema pensionistico è di tipo contributivo, ovvero sono necessari determinati anni di contributi versati per poter lasciare il lavoro contando su un importo mensile garantito per legge. Di solito gli anni devono essere 42, ma c’è anche la possibilità di terminare l’attività lavorativa richiedendo la cosiddetta pensione minima a 67 anni con 20 anni di versamenti. Ci sono tuttavia alcune novità da considerare per questo 2023.
L’importo della pensione minima varia infatti annualmente, adeguandosi agli aggiornamenti ISTAT, e per questo 2023 le persone interessate potranno godere di un incremento, sempre a patto che abbiano determinati requisiti a livello anagrafico e reddituale. La somma varia infatti a seconda di un certo limite ISEE o se il richiedente è sposato o single. Vediamo quindi cosa cambia secondo le novità introdotte per quest’anno.
Pensione minima 2023: le novità introdotte da quest’anno
Come accennato, l’importo per il 2023 subirà una variazione del 7,3%, e passerà da 525,38 Euro a 563,73 Euro. Le persone che prendono una pensione inferiore al nuovo totale, potranno ricevere l’integrazione, ma solo nel caso abbiano una parte di essa calcolata con il sistema retributivo, ovvero quello in vigore prima del 1996. Esclusi coloro che hanno iniziato invece a versare dopo quella data, ad eccezione dell’Opzione Donna.
A poter essere integrate invece le pensioni anticipate, quelle di vecchiaia, quelle dedicate ai superstiti e le pensioni di reversibilità. Con un reddito fino a 14.656,98 Euro annui, avranno invece diritto a un’ integrazione parziale. Nulla da fare per i contributivi puri, che dovranno invece avere obbligatoriamente determinati requisiti. Di quali si tratta?
Rimangono fermi i 67 anni di età, oltre ai 20 anni di contribuzione e inoltre un assegno pensionistico che sia pari almeno 1,5 volte all’importo della pensione minima, per un totale di 10.992,73 Euro. Si tratta di paletti simili a quelli per chi vuole invece andare in pensione anticipatamente: in questo caso l’età minima è 64 anni, sempre 20 anni di versamenti e un assegno pari ad almeno 2,8 volte l’importo della minima. Chi non riesce invece a raggiungere la contribuzione richiesta, potrà richiedere l’assegno sociale.