Da oggi in poi, ci saranno dei controlli molto severi su domicilio e residenze: fate attenzione, perché si rischiano multe salatissime
Qual è la differenza tra domicilio e residenza? Le Per la legge, la residenza è dove un cittadino vive in modo abituale, svolge delle attività e ha tutti gli affetti e le cose che riguardano la sua vita. Tutto ciò che ha a che fare con lui, accade proprio in questo ruolo. Dunque, per spiegarci meglio, la residenza non può essere in luoghi in cui si vive solo per brevi periodi dell’anno, o comunque in un modo che non sia continuativo.
Tra le altre cose, la residenza ha l’obbligo di essere solo in un comune – perché, ovviamente, non si può essere in due posti fissi contemporaneamente -, dove si è iscritti alle liste elettorali e che viene comunicata all’anagrafe del Comune al momento della nascita o semplicemente al momento del trasferimento. La Corte di Cassazione, però, ha deciso che i Comuni possono decidere di fare dei controlli a sorpresa dal momento che con quelle di comodo alcuni possono risparmiare decisamente sulle tasse. Per farvi capire meglio, se una famiglia risiede in un comune ma dichiara di essere in un altro per ottenere dei vantaggi fiscali, rischia di essere multata.
Per questo motivo, la Cassazione ha deciso di autorizzare i municipi a fare dei controlli a sorpresa in qualsiasi momento dell’anno per poter verificare se le persone che vivono in determinati luoghi hanno la residenza proprio dove si trovano. A questo punto, il cittadino può comunicare quali sono gli orari in cui non è mai presente in casa per motivi lavorativi.
In questo modo, il Comune ha il dovere di non effettuare i controlli in quell’ora. Però se dopo diversi tentativi non viene trovato mai nella residenza che è stata indicata, a quel punto si può procedere con la cancellazione dell’anagrafe e da qui partono una serie di eventi decisamente sfortunati. Per questa “infrazione”, infatti, sono previste delle multe davvero salatissime che devono obbligatoriamente essere pagate.