C’è una nuova temibile truffa che sta circolando da qualche tempo, e ha a che vedere con una cravatta. Ecco in cosa consiste e come evitarla.
I criminali inventano nuovi metodi per rubarci denaro ogni giorno, basti pensare ai tanti sms o mail fasulle con cui si cercano di carpire i nostri dati personali o della carta di credito, utilizzando “siti civetta” in tutto e per tutto simili a quelli di servizi di streaming, abbonamenti e in alcuni casi addirittura di enti statali. L’ultima truffa in ordine di tempo è quella della cravatta, e rispetto ad altre, è molto meno tecnologica ma altrettanto pericolosa.
Sì, protagonista dell’inganno è proprio uno degli accessori più usati dagli uomini di mezzo mondo, indispensabile quando devono indossare un completo elegante e in vendita praticamente ovunque. Le cravatte, possono costare pochi Euro come addirittura centinaia, a seconda del marchio che le produce, o il tessuto con cui sono fabbricate. È così che un truffatore è riuscito a raggirare un povero malcapitato, che ha deciso erroneamente di dargli fiducia.
Nata inizialmente ad Amalfi, questo tipo di truffa è arrivata di recente anche nella Capitale. A Roma un uomo è stato ingannato per diverse centinaia di Euro. Il “fattaccio” è avvenuto quasi un mese fa, lo scorso 18 marzo, nel pieno centro della città, in Via Barberini.
Un 51enne è stato fermato in strada da un uomo, che ha finto di essere un produttore tessile in difficoltà, e gli ha proposto la vendita di 12 cravatte griffate, riuscendo a convincerlo a farsi dare ben 420 Euro. Una somma ingente, ma tuttavia minima, rispetto al numero della merce. Dopo aver ricevuto la busta con dentro i presunti beni, l’uomo ha però avuto un’amara sorpresa.
All’interno dell’involucro, ha infatti trovato solo 3 cravatte, per di più di pessima fattura. A questo punto, resosi conto di essere stato appena truffato, l’uomo si è rivolto ai Carabinieri della stazione di Via Veneto, presentando denuncia. Fortunatamente i militari hanno individuato il malvivente, fermandolo per truffa aggravata. Meglio quindi non fidarsi qualora qualcuno dovesse fermarci proponendoci strani acquisti!