In cosa consiste nello specifico e come viene calcolato l’asse ereditario quando una persona muore per il trasferimento agli eredi.
Al decesso di una persona scatta la questione legata all’eredità, ossia i beni immobili e non di cui era titolare il defunto. Questo patrimonio prende il nome di asse ereditario e comprende, dunque, case, terreni, conti correnti, libretti di risparmio e denaro, ma anche aziende o società.
L’asse ereditario, al decesso verrà devoluto agli aventi diritto che, in caso di mancanza di testamento, sono i parenti prossimi al de cuius (coniuge, figli, fratelli, nipoti) che vengono definiti, appunto, eredi. Ma come si calcola l’asse ereditario?
Asse ereditario, in cosa consiste e come viene calcolato
L’asse ereditario consiste nel patrimonio complessivo di beni immobili e non di cui disponeva una persona defunta. Sono compresi case, stabili, terreni, fabbricati, conti correnti, libretti di risparmio, titoli, obbligazioni etc.
I beni sopra elencati, se il de cuius non aveva redatto uno specifico testamento, verranno trasferiti agli eredi legittimi in quota variabile, ossia il coniuge, i figli, i fratelli e le sorelle ed i familiari fino al sesto grado di parentela. Per entrare in possesso dei beni e dei diritti reali, gli eredi dovranno aprire la successione, l’istituto giuridico che permette il trasferimento della titolarità del patrimonio.
A quel punto si dovrà procedere con il calcolo dell’asse ereditario in modo da individuare tutti i beni immobili e non di cui era in possesso il soggetto defunto. Questo sicuramente risulterà più difficile nel caso in cui il de cuis disponeva di un grande patrimonio, comprendete, ad esempio, aziende o numerosi immobili.
Per procedere al calcolo, che solitamente viene affidato ad un notaio, bisognerà ricorrere al catasto richiedendo le relative visure procedendo per nominativo. Successivamente si dovrà calcolare tenendo conto di una semplice formula matematica che prevede per prima cosa la differenza tra situazioni attive e passive al momento in cui viene aperta la successione (relictum). Per quanto riguarda gli immobili si procede con la rendita catastale moltiplicata per i coefficienti previsti dalla legge.
In seconda battuta si dovrà aggiungere quello che viene definito il “donatum”, ossia le donazioni dirette che indirette effettuate in vita dal soggetto defunto. Esistono, però, alcune donazioni, come stabilito dalle legge, che non vengono inserite nell’asse.