Eredità: cosa sono i beni indivisibili? Come comportarsi e cosa aspettarsi

Di solito il patrimonio ereditario viene suddiviso in base a quote stabilite con determinate criteri. Ma come ci si comporta in caso di beni indivisibili?

Eredità: cosa sono i beni indivisibili e a chi spettano?
Eredità (foto Canva – Vostrisoldi.it)

Quando viene a mancare una persona la questione eredità può essere alle volte complicata, soprattutto se il defunto non ha redatto un testamento in cui esprime le sue ultime volontà. Di norma il patrimonio del defunto viene suddiviso in base alle quote relative a ciascun erede. Può capitare che l’eredità finisca in capo a più soggetti, in questo caso si parla di comunione ereditaria.

La comunione ereditaria implica una contitolarità, su uno o più beni, tra i vari eredi. Ciascuno di questi diventa dunque titolare di una quota ideale del bene, proporzionale alla propria fetta di eredità. È il caso ad esempio di una casa ereditata da i 3 figli del defunto che ne ricevono tutti un terzo. Gli eredi possono sia decidere di rimanere legati nella cotitolarità del bene, sia di richiederne la divisione. Ed è qui che sorge un problema: se un bene non è divisibile come si procede?

Beni indivisibili ed eredità: come si procede?

Eredità: beni indivisibili, cosa sono?
Eredità (foto Adobe – Vostrisoldi.it)

Partiamo innanzitutto con il chiarire cosa sia un bene indivisibile. Secondo la legge si tratta si tratta di bene che, pur astrattamente divisibile, non può essere frazionato con facilità o quando, a seguito della divisione, perde la sua funzione o la sua utilità. Un esempio di ciò è un appartamento molto piccolo e dotato di un unico bagno (una casa a due piani con doppi servizi è potenzialmente divisibile tra gli eredi in due appartamenti, un appartamento molto piccolo no).

Ma non parliamo solo di beni immobili: anche una collezione d’arte può essere considerata un bene indivisibile nel caso in cui la sua divisione in quote più piccole ne riduca il valore. In presenza di questo genere di beni nel patrimonio ereditario gli eredi possono conservare la comunione ovviando al problema, ma molto spesso questa scelta è poco conveniente e si cercano quindi a soluzioni alternative.

Secondo la legge in linea di massima il bene spetta all’erede con quota ereditaria maggiore, ovviamente previa liquidazione degli altri eredi. In realtà la decisione finale spetta al giudice, che potrebbe decidere di basarsi su altri criteri. Ad esempio, nel caso di un immobile, potrebbe ad esempio essere favorito l’erede che già lo abitava con il defunto, pur avendo la quota minore.

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