Entro il 2030 tutte le case dovranno essere green, secondo la direttiva della Comunità Europea. Si tratta di lavori che per molti cittadini saranno esosi e a volte impossibili da pagare. Fortunatamente arriva un mutuo pensato per aiutarli.
La Direttiva “Case Green” emanata dalla Comunità Europea ha stabilito come entro il 2030 tutte le abitazioni della UE dovranno essere di classe energetica E. Si tratta di un adeguamento per legge e che interesserà milioni di abitazioni. Benché ci siano delle deroghe in materia, per quanto riguarda l’Italia in merito agli immobili costruiti prima del 1945, circa un quarto del totale, molti italiani dovranno spendere parecchi Euro per l’adeguamento.
E non si tratta di qualche centinaio di Euro, ma di decine di migliaia. Nonostante ci siano ancora 7 anni a disposizione per completare gli eventuali lavori, si tratta di somme non facili da raggranellare. Ecco perché iniziano ad essere proposti già dei mutui ad hoc in grado di permettere ai proprietari di casa di pagare mese per mese. Vediamoli nel dettaglio.
Case green: arriva il mutuo dedicato ai lavori di ristrutturazione
Circa il 62% delle case italiane appartiene ancora alle classi più basse energetiche, ovvero le F e la G. Gli addetti ai lavori hanno fatto una stima, e calcolato che per l’adeguamento di un appartamento di circa 100 metri quadri, i costi si aggirano intorno ai 60.000 Euro. Una cifra pesante da sostenere per molti proprietari, i quali non hanno tutti a disposizione tali risparmi.
Ad arrivare in soccorso sono i cosiddetti mutui green, ovvero quelli rilasciati da qualsiasi istituto finanziario per finanziare non solo l’acquisto di case di classe energetica più alta ma anche per i progetti di ristrutturazione. Al momento ci sono alcune proposte molto vantaggiose in termini di interesse.
I tassi al momento sono molto bassi, inoltre c’è la possibilità di beneficiare di alcune agevolazioni fiscali. Su un mutuo della durata di 20 anni per una somma di circa 100.000 euro al momento il risparmio previsto è di 1.440 Euro rispetto a uno di stampo tradizionale. Non si esclude che, andando avanti con gli anni e avvicinandosi alla data del 2030, i tassi possano aumentare. Meglio quindi prendere in considerazione fin da ora questa soluzione, ove possibile.
