Non tutti conoscono l’altra data di scadenza delle bollette: quella oltre la quale non siamo più tenti a pagarle. Scopriamola insieme.
Dalla luce al gas fino all’acqua e al telefono: tutte le bollette che ci arrivano a casa possono non essere pagate. È una buona notizia per tantissimi cittadini che, nonostante gli aiuti del Governo, si trovano comunque in difficoltà quando si vedono recapitare il conto delle proprie utenze domestiche. L’aumento del costo dell’energia ha infatti comportato un forte rialzo dell’importo delle bollette, tanto per le famiglie quanto per le fabbriche.
Forse non tutti sanno, però, che dopo un certo periodo di tempo dalla loro emissione, le bollette possono andare in prescrizione. C’è una data insomma oltre la quale il fornitore dell’utenza perde il diritto alla riscossione del costo dell’energia che abbiamo utilizzato e il consumatore, pur non pagando, non incorre in alcuna sanzione.
Bollette da non pagare: quando vanno in prescrizione
Tutte le bollette vanno in prescrizione. Quelle della luce non pagate emesse prima del 1 marzo 2018 era previsto finissero un periodo di prescrizione di 5 anni: arco temporale poi ridotto a 2 anni. Ciò significa che dopo 24 mesi dall’emissione, l’utente che non abbia ancora saldato non è più tenuto al pagamento della bolletta. Questa modifica vale solo per le bollette successive al 1 marzo 2018: quest’anno quindi si prescrivono quelle scadute nel 2021 e nel 2018.
La stessa prescrizione biennale vale anche per le bollette di gas e acqua. Per quanto riguarda il metano, potranno non essere saldate le fatture emesse dopo il 1 gennaio 2019. Durante il 2023 si potranno quindi non pagare quelle scadute nel 2021 mentre per quelle scadute nel 2023 bisogna aspettare il 2025.
Nel caso dell’acqua, invece la prescrizione a due anni varrà solo per quelle bollette emesse dal 2 febbraio 2020 in avanti. Quest’anno si prescrivono dunque le bollette scadute nel 2020 ma emesse dopo il 2 febbraio e quelle scadute nel 2021. Le bollette dell’acqua del 2023 scadranno invece tra due anni. Discorso diverso invece per le bollette telefoniche, per le quali il termine di prescrizione è rimasto invariato a 5 anni. Significa, quindi, che quest’anno scadranno le bollette del 2018, mentre per quelle del 2023 ci sarà tempo fino al 2028.