Nel “click day” del decreto flussi per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia si è registrato un vero e proprio boom di domande: i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno.
A gennaio di quest’anno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm che aggiorna le quote del Decreto Flussi che prevede l’ingresso nel nostro Paese di cittadini stranieri per svolgere attività lavorative subordinate, anche stagionale.
Per accedere, è necessario presentare apposita richiesta sul Portale servizi del Ministero dell’Interno. Proprio nei giorni scorsi è stata aperta la possibilità di inoltro della domanda. Nel cosiddetto “click day” si è registrato un boom di domande ad appena un’ora dall’apertura.
Decreto flussi 2023, boom di richieste nel “click day”: oltre il triplo dei posti disponibili
Sono oltre 252mila le domande arrivate sul Portale servizi del Ministero dell’Interno nel “click day”, fissato lo scorso 27 marzo, del decreto flussi per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale.
Un vero e proprio boom di richieste che ha segnato già la prima ora dopo l’apertura: alle 10 sul sito del Viminale erano state inviate la bellezza di 238.335 domande, un numero che rappresenta quasi il triplo delle quote fissate dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ossia 82.705 (44mila stagionali e 30.105 subordinati non stagionali). Le Regioni dove si sono registrati il maggior numero sono la Campania (109.716), il Lazio (20.879) e il Veneto (20.661).
Nel dettaglio, secondo quanto riferiscono i colleghi del quotidiano Il Corriere della Sera, oltre la metà delle domande (151.502) è relativa ai lavori stagionali nei campi e per il settore turistico. La restante parte, ossia poco più di 96mila, riguarda il lavoro subordinato non stagionale, soprattutto nell’edilizia.
Nonostante il significativo incremento rispetto a quanto previsto durante lo scorso anno (69.700), le richieste sono state ben oltre la soglia limite. Visto il superamento delle domande rispetto ai posti disponibili e la mancanza di manodopera, imprenditori agricoli e associazioni si sono appellati al Governo Meloni chiedendo un decreto flussi aggiuntivo con un aumento delle quote per l’ingresso di lavoratori stranieri. Una possibilità su cui l’esecutivo potrebbe riflettere già nelle prossime settimane andando ad aumentare i posti disponibili.