Si parla da un po’ di tempo della settimana corta. Si tratta di una possibilità molto allettante per i lavoratori. In cosa consiste? Vediamolo assieme.
Nel Regno Unito nei mesi scorsi il Governo ha testato la cosiddetta settimana corta, ovvero quella composta da soli 4 giorni alla settimana a parità di stipendio. Un esperimento che ha funzionato molto bene, in quanto la la produttività non ne ha risentito, anzi, è pure aumentata e i lavori si sono detti molto soddisfatti dell’opportunità di avere un giorno libero in più da dedicare alle loro passioni e hobby.
Anche da noi in Italia si è ventilata l’ipotesi di ridurre i giorni lavorativi, e in questo senso il nuovo Governo Meloni è apparso cautamente disponibile a prendere in esame questa possibilità, sebbene ci siano alcuni requisiti da dover essere prima raggiunti dai lavoratori per poter godere di un beneficio simile. Cosa prevede, quindi, il futuro per molte categorie di lavoratori?
Settimana corta: quando arriverà da noi in Italia?
A frenare gli entusiasmi ci ha pensato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon: “Bisogna parlare di qualità più che di quantità, spostando il dibattito pubblico sulle politiche attive da mettere in campo” ha detto il politico. Stando a Durigon, bisogna prima aumentare la produttività delle imprese, per poi poter parlare di settimana di 4 giorni.
In realtà, le ipotesi sono più di una, poiché piuttosto che prendere in considerazione una riduzione dei giorni di lavoro, si vorrebbe pensare a una riduzi9one delle ore di lavoro giornaliere. Ottimista in questo senso, il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, secondo il quale si tratterebbe di un buon compromesso per lasciare invariato lo stipendio ai lavoratori, pur con meno ore di lavoro obbligatorie.
“Il Belgio ha deciso di fare una norma per favorire un orario lavorativo su quattro giorni a settimana ma non ha ridotto l’orario. Ha deciso dunque solo una diversa articolazione delle ore contrattuali” ha infatti sottolineato prendendo ad esempio quanto accaduto in Belgio. La preoccupazione, infatti, è quella che a fronte di 1 giorno in meno di lavoro, i dipendenti si possano trovare con 10 ore da fare da lunedì al giovedì, anziché le canoniche 8.