La legge prevede delle sanzioni per chi trasgredisce in relazione alla dichiarazione dei redditi che a breve dovrà essere presentata dai contribuenti.
A breve, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati il nuovo modello 730 precompilato che potrà essere scaricato nell’apposita area. L’Agenzia ha, difatti, approvato il nuovo modello secondo le regole fiscali in vigore da quest’anno.
Per i soggetti che non presentano la dichiarazione dei redditi, entro i termini fissati, o per chi la presenta in maniera errata o incompleta sono previste delle sanzioni specifiche, riportate sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione dei redditi, le sanzioni previste dalla legge
Dal 30 aprile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile scaricare il nuovo modello 730 precompilato. In queste settimane, dunque, i contribuenti saranno chiamati a presentare la dichiarazioni dei redditi relativa all’anno 2022 rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate o ad un Caf (Centro Assistenza Fiscale).
Secondo quanto previsto, la dichiarazione dovrà pervenire entro il 30 settembre 2023, il termine, però cadendo di sabato, slitta a lunedì 2 ottobre. Nel caso in cui, questo termine non dovesse essere rispettato sono previste delle specifiche sanzioni. Per chi non presenta la dichiarazione dei redditi con l’imposta dovuta, entro i 90 giorni successivi dalla scadenza (29 dicembre), è punibile con una multa pari al 120% dell’imposta, ma con un minimo di euro 258,00.
Nel caso in cui, la dichiarazione dei redditi sia compilata erratamente, la sanzione prevista è del 100% della maggiore imposta o della differenza di credito. Per quanto riguarda i contribuenti che hanno prodotto redditi all’estero, le sanzioni sono del 100% della maggiore imposta o della differenza di credito aumentata di un terzo per dichiarazione infedele o errata e del 120% dell’imposta, con un minimo di 258,00 euro, anche qui aumentata di un terzo per l’omessa dichiarazione.
Per chi ha la necessità di correggere un modello 730 compilato in maniera errata, è possibile presentare una dichiarazione integrativa, entro i termini previsti dalla legge, ossia 90 giorni dalla scadenza.
I contribuenti che hanno prodotto redditi all’estero devono obbligatoriamente compilare il quadro RW presente nella dichiarazione. Questo è utile all’Agenzia delle Entrate per il monitoraggio degli investimenti patrimoniali e delle attività finanziarie all’estero.