Il gruppo romano stupisce di nuovo. I Maneskin sono nell’occhio del ciclone a causa dei loro concerti. I dati lasciano senza fiato proprio tutti.
La band capitolina è una delle realtà musicali italiane più note e amate in tutto il mondo, vincitori non solo di un Sanremo, ma anche di un Eurovision. Un risultato sorprendente per i Maneskin, gruppo formatosi solo da poco più di 6 anni ed esploso grazie a X Factor nel 2017. Un successo clamoroso, uno dei pochi a riuscire ad arrivare oltreoceano e di cui siamo molto fieri internazionalmente.
Nel 2022 la band si è aggiudicata il Festival della canzone italiana grazie al brano Zitti e buoni, facendo poi il bis a maggio, regalando la vittoria nella competizione europea all’Italia dopo 31 anni. Ciò ha permesso loro di sbarcare negli States, ospiti di Jimmy Fallon e Ellen Degeneres, due icone dell’intrattenimento a stelle e strisce, oltre ad aprire i concerti dei Rolling Stones, un onore non da poco per questi giovanissimi.
Maneskin: prezzi alle stelle per i loro concerti. Cosa sta succedendo
Il gruppo è in tour, e come è facile immaginare, c’è molta richiesta per vederli dal vivo. Il prezzo di un biglietto per un loro concerto è di 86 Euro, una somma importante, che qualcuno ha pensato bene di gonfiare. Si tratta di Viagogo, società statunitense con sede in Svizzera che di recente ha messo in vendita i biglietti in prima fila dei Maneskin a un prezzo folle: 1.189.999 Euro, più di un milione di Euro.
Questo prezzo non è passato inosservato all’Autorità garante delle Comunicazioni, che ha multato l’azienda con una multa “monstre”. Per questo prezzo assurdo, la Viagogo è stata multata con la bellezza di 12 milioni di Euro. Si tratta di una delle sanzioni più care nel settore, arrivata dopo una stretta voluta anche dalla Commissione Ue, che si sta battendo sul fenomeno dei secondary ticket.
Non si tratta tuttavia della prima volta per la società, che già nel 2020 e nel 2022 aveva ricevuto contravvenzioni rispettivamente per 3,7 milioni e 23 milioni di Euro, rispettivamente. Briciole, a quanto pare, per una società che pare fatturare miliardi ogni anno.