Ci sono alcuni oggetti da evitare a tutti i costi di inserire nel bagaglio a mano. Averli significa andare incontro a un sacco di problemi.
Ci sono regole da seguire quando si viaggia, e molte di queste hanno a che vedere con gli oggetti accettati nel bagaglio a mano. Si tratta di quelle valigie che non intendiamo inserire in stiva e rispettano delle misure ben definite per poter essere portate in aereo. A partire dal 2001, dopo l’11 Settembre, le regole si sono fatte ancora più dure, a seguito degli attacchi terroristici, e i controlli sono molto attenti e meticolosi.
Alcuni oggetti sono assolutamente vietati, e potrebbero provocare non pochi problemi a chi dovesse esserne trovato in possesso. Si rischiano non solo multe salatissime, ma in certi casi addirittura una pena detentiva. Vediamo allora cosa non si può trasportare in volo e come comportarsi invece con il trasporto di liquidi.
È vietato tassativamente portare a bordo armi od oggetti che possano essere usati come tali, quali pistole, coltelli, mazze da baseball, spray al peperoncino e anche armi giocattolo. Anche lanciarpioni, fionde, archi, balestre e pistole lanciarazzi sono motivo di sequestro. Vietati anche strumenti atti a stordire come teaser e anche repellenti per animali.
Attenzione, poi, perché a non essere consentite a bordo sono anche oltre alle armi da taglio, anche i coltelli e le forbici con più di 6 cm di lame, le lamette da barba e le piccozze per ghiaccio. Meglio quindi prendere il kit da barba una volta sbarcati, evitando di portarlo dietro per non rischiare di venire bloccati ai controlli. Pure alcuni attrezzi da lavoro non devono essere trasportati: addio quindi a trapani o seghe, elettriche e non, a palanchini e a saldatori.
A bordo non si possono portare poi liquidi oltre i 100 ml o 100 gr nel caso dei dentifrici. Gli oggetti dovranno essere riposti in una busta trasparente che dia la possibilità di essere aperta e nuovamente sigillata, quindi con zip o bottoni automatici. Infine, smartphone, laptop, tablet e similari, dovranno essere spenti al decollo e all’atterraggio, per motivi di possibile interferenza con le onde radio.