Secondo i dati diffuso ci sarebbero 1,8 miliardi di Iphone attivi nel mondo. Ma ora questi non potranno più essere usati
Dal 9 gennaio del 2007, quando Steve Jobs, all’epoca CEO di Apple, annunciò il lancio della prima generazione di iPhone Apple ha introdotto ogni anno una nuova versione di smartphone o un aggiornamento del sistema operativo.
Nonostante il prezzo elevato, l‘iPhone ha conquistato il mercato degli smartphone grazie alla sua reputazione di alta qualità e alle prestazioni elevate offerte. In gran parte, ciò è dovuto al sistema operativo iOS, che assicura la stabilità del dispositivo e lo rende meno incline ai rallentamenti. Inoltre, la Apple ha sviluppato un proprio store per il download delle app, dotato di standard di sicurezza più elevati rispetto ai principali concorrenti.
Divieto Iphone: ecco dove
Nonostante l’affermazione della qualità dei suoi prodotti, Apple continua a incontrare resistenze da parte di alcuni politici in alcuni Paesi che hanno deciso di vietare l’utilizzo dell’iPhone. Questa non è la prima volta che accade, poiché già durante la crisi ucraina del 2014, la Russia ha risposto all’embargo dell’Unione Europea vietando la vendita degli smartphone di marca Apple e chiudendo i fast food Mc Donald.
Dopo quasi un decennio, l’amministrazione Putin continua a puntare il dito contro il colosso americano vietando l’uso dell’iPhone a tutti i dipendenti governativi. Inizialmente, molti hanno considerato la notizia come uno scherzo. Ma per chiarire la situazione è intervenuto il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale, Sergei Kiriyenko, confermando il divieto per tutti i dispositivi Apple.
Nel contesto del mercato globale, l’operazione sembra essere molto chiara: la Russia sta puntando alla propria sovranità tecnologica. La decisione di bandire il marchio Apple libera una parte del mercato in cui è presente Aurora OS, un sistema operativo sviluppato dalla società russa Open Mobile Platform. Inoltre, sono stati indicati dei software di messaggistica istantanea di origine russa da preferire a quelli più comuni e diffusi. Non sorprende quindi che ci siano numerose voci diffuse dalla stampa nazionale che giustificano queste decisioni come questioni di sicurezza nazionale. Alcune testate hanno persino definito i dispositivi Apple come strumenti di esperti hacker nelle mani dei servizi segreti occidentali.