Novità in arrivo per il Codice della strada per il via all’approvazione del decreto infrastrutture. Che cosa cambierà di preciso.
Sono in programma già ad aprile i primi interventi di modifica al codice della strada tramite il cosiddetto decreto infrastrutture: questo quanto annunciato dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, che aggiunge che l’iter di riforma sarà completato entro giugno del 2024.
Al centro del dibattito la necessità di rendere più sicure le strade per tutti gli utenti e svecchiare norme ormai obsolete e colmare le lacune giuridiche. Salvini, nel corso di un incontro al Mit con associazioni, università ed esperti sulla sicurezza stradale, ha sottolineato come, lo scorso anno, i morti su strade e autostrade siano stati oltre 3000. Numeri inaccettabili su cui si deve riflettere e prendere provvedimenti.
Codice della strada: quali cambiamenti in vista
Sono diverse le proposte avanzate dal ministro Salvini in merito alla possibile revisione del Codice della strada, individuando come urgenti alcune tematiche particolari. Tra queste, ad esempio, le norme che regolano l’utilizzo di monopattini ed e-bike, che negli ultimi anni hanno trovato particolare diffusione. Al vaglio del nuovo decreto legge infrastrutture la possibilità di introdurre l’obbligo di assicurazione e casco anche per gli utenti maggiorenni.
Sempre allo scopo di migliorare la sicurezza sulle strade italiane sono al vaglio del ministero ulteriori norme. Ad esempio, l’inibizione ai neopatentati della guida di vetture di maggiore potenza per un certo periodo, salvo la frequenza di corsi di guida sicura, la necessità di adeguare le norme vigenti alle novità tecnologiche dei veicoli o aumentare le ore di guida necessarie al conseguimento della patente: da 10 a 12 ore, considerando che la media europea si attesta sulle 20.
Altre possibili modifiche riguarderanno la possibilità d’innalzare a 70 anni il limite di età per l’affiancamento alle guide durante il periodo in cui si sta facendo pratica per la patente e il possibile innalzamento dei limiti di velocità su alcuni tratti autostradali. La riforma non parla soltanto di modifiche alle norme: Salvini sottolinea come in Italia il 90% della segnaletica orizzontale e il 60% dei pali di sostegno di quella verticale non rispettino più la normativa europea e per questo è necessario che siano sostituiti.