La crisi della finanza e quella bancaria sembrano essersi arrestate, ma è davvero così? Ecco cosa hanno previsto gli esperti del settore.
I mercati finanziari di tutta Europa, e non, stanno soffrendo a causa dell’inflazione e della crisi delle banche, con tassi di interesse altissimi e che sfiduciano gli investitori. Questo primo trimestre del 2023 ha, nonostante tutto, visto crescere alcuni titoli bancari grazie all’inflazione, ma non è tutto rose e fiori, anzi gli analisti mettono in guardia gli investitori per il prossimo trimestre.
Sono in molti infatti a prevedere una recessione a causa soprattutto del fallimento della Silicon Valley Bank negli States e della Credit Suisse in Svizzera. Una tormenta che sembra dunque non finire, la notizia positiva? Il tutto potrebbe avere ripercussioni ancora per poco tempo e scampare una nuova grande crisi economica.
La crisi della finanza non è ancora cessata?
Gli analisti hanno osservato le oscillazioni e i movimento di questo primo trimestre del 2023 e il risultato è stato abbastanza controverso. A Gennaio, infatti, si è registrata una corsa senza precedenti alle azioni, grazie soprattutto alla presenza di asset a buon mercato. L’aumento degli interessi disposto dalla BCE ha reso i rendimenti obbligazionari pluriennali molto appetibili agli occhi degli investitori.
Questa situazione ha mostrato una certa ripresa scongiurando così una crisi più profonda. Ma è davvero così positiva la situazione? In realtà per i prossimi mesi si prospetta un aumento ancora maggiore degli interessi per contenere l’inflazione e ridurre il denaro circolante in concomitanza con il settore bancario in piena crisi. Crisi legata alla situazione delle principali banche europee ed estere che sono sull’orlo del collasso.
Gli Stati Uniti hanno assistito al crollo della Silicon Valley Bank e ad un calo del prezzo delle azioni del 90% in soli quindici giorni della First Republic Bank. In Europa la situazione non è certo migliore, con da una parte l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS e dell’altra il brusco affondo di Deutsche Bank. Tutto questo fa sicuramente temere in una crisi non ancora scampata, anzi per il settore bancario e per i risparmiatori la situazione potrebbe continuare a peggiorare, ma per saperlo con certezza bisognerà aspettare le prossime settimane e capire come si muoverà tutto il comparto finanziario.