A settembre 2023 entrerà la MIA, l’ex Reddito di Cittadinanza. Ma qual è la cifra che sarà erogata? E come si richiede?
Probabilmente nel 2023 verrà introdotta una nuova misura di sostegno per la povertà e l’inclusione sociale, che sostituirà il Reddito di cittadinanza e la pensione. Questa nuova misura, chiamata MIA, sembra destinata a entrare in vigore il 1° settembre 2023.
Non ci sono ancora informazioni ufficiali sui requisiti necessari per poter beneficiare della MIA, ma sembra che sia stata ideata come una risposta alle esigenze dei più poveri. In questo articolo, esploreremo quali potrebbero essere le ragioni per cui qualcuno potrebbe perdere il diritto alla MIA.
MIA: ISEE e aventi diritto
In generale, le due misure presentano alcune somiglianze, ma la platea di coloro che ne hanno diritto è notevolmente più limitata rispetto al Reddito di Cittadinanza. Infatti, il nuovo supporto economico sarà concesso solo alle famiglie che soddisfano determinati requisiti, tra cui:
- Per le famiglie in difficoltà economiche con almeno un membro disabile, minore o con età superiore ai 60 anni, sarà prevista la misura completa del nuovo ammortizzatore sociale;
- Per le famiglie in stato di bisogno senza membri disabili, minori o over 60, spetterà una misura pari al 75% del sostegno.
Secondo vari specialisti, la futura misura avrà una portata limitata, sia in termini di beneficiari che di ammontare del sostegno economico. Tuttavia, per richiedere e mantenere il diritto al sussidio, saranno necessari numerosi requisiti di cittadinanza, residenza ed economia.
Per quanto riguarda i requisiti economici per la nuova misura, si prevede quanto segue:
- L’ISEE deve essere pari o inferiore a 7.200 euro;
- Il reddito familiare deve essere pari o inferiore a 6.000 euro;
- Il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di abitazione, non deve superare i 30.000 euro;
- Il patrimonio mobiliare ai fini ISEE non deve superare i 6.000 euro. Tuttavia, per ogni membro del nucleo familiare oltre il primo, è previsto un aumento di 2.000 euro, fino a un massimo di 10.000 euro. Inoltre, per ogni figlio successivo al secondo, è previsto un ulteriore aumento fino a 1.000 euro. Se nel nucleo familiare sono presenti membri con disabilità, il sostegno aumenterà di 5.000 euro, mentre per i membri con disabilità grave e non autosufficienti, di 7.500 euro;
- Per quanto riguarda l’IMU, la casa di abitazione sarà considerata con un valore massimo di 150.000 euro.
I valori di MIA
L’ente previdenziale INPS eroga la prestazione economica assistenziale MIA direttamente sulla carta di pagamento ricaricabile, come stabilito dal legislatore che ha previsto un’integrazione al reddito per le famiglie in difficoltà economica composte da minori, disabili e anziani oltre i 60 anni. Questa integrazione è soggetta all’adeguamento alla scala di equivalenza.
In particolare, i membri familiari maggiori di diciotto anni godono di un incremento nella misura del 40%, con un tetto massimo del valore pari al 220% per i membri affetti da disabilità grave e non autosufficienti.
Il valore massimo erogabile per la prestazione MIA è di 1.100 euro per una famiglia composta da un membro minore e due figli maggiori, mentre il valore minimo riconosciuto a un singolo soggetto è di 375 euro. Le famiglie composte da due figli minori ricevono invece un sussidio MIA pari a 600 euro mensili.