C’è un nuovo pericolo per tutti gli utenti di siti streaming. La truffa è particolarmente insidiosa e ha a che fare con l’accesso ai siti.
La tecnologia è ormai entrata a far parte a pieno titolo della nostra vita quotidiana, e con essa sono aumentate anche le possibilità da parte dei malintenzionati di creare truffe volte a rubarci soldi e dati personali. Come già accade per smartphone e pc, anche i siti di streaming sono ora sotto scacco, grazie alla grande diffusione avuta in questi ultimi anni. Sono tanti, infatti, gli italiani titolari di un profilo su almeno una delle tante piattaforme presenti.
Basti pensare a Netflix o Amazon Prime Video, con centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo, con altrettanti profili mail per aprire gli account personali. È proprio su questo punto che si sono basati i malviventi per creare l’ultima truffa in ordine di tempo, improntata proprio sull’accesso ai siti in questione. Si tratta infatti di servizi in abbonamento mensile o annuale e pagabile con carta di credito.
Per poter usufruire di queste piattaforme streaming dobbiamo ogni mese pagare un canone di abbonamento, inserendo i dati della nostra carta di credito o confermando l’addebito tramite il nostro profilo personale sul sito del servizio. Di solito poco prima della scadenza o qualche giorno dopo riceviamo un avviso da parte delle aziende per informarci di effettuare il pagamento.
È proprio in questo momento che interviene la truffa in questione, come informa la Polizia Postale, che ha pubblicato un avviso sul suo sito per mettere in guardia tutti i cittadini e utenti. I truffatori inviano un sms o una mail in tutto e per tutto simile a quella della piattaforma, avvertendo l’utente di problemi nell’addebito del servizio o dell’imminente chiusura dell’account a causa del mancato pagamento, allegando un link da cliccare per inserire i dati.
Si tratta di un sito clone che invece ruberà tutti i nostri dati bancari o della carta di credito, svuotandoli. Si raccomanda quindi di non cliccare mai su tali link, evitando di inserire dati sensibili ma collegandosi invece sul sito ufficiale dei servizi streaming.