Sarà sempre più difficile fare le vacanze per molti cittadini italiani: per il 2023 ci saranno una pioggia di aumenti per le ferie estive.
E’ un periodo dell’anno atteso da milioni di persone, finalmente in grado di poter andare in ferie e godersi settimane di riposo, magari al mare o in montagna. Sfortunatamente poter fare le vacanze, questo 2023, sarà più complicato a causa dei tanti aumenti per le località di villeggiatura. Si tratta di un rincaro di circa il 30% rispetto al 2022, e che influirà su tutti gli aspetti del soggiorno.
Di conseguenza, gli italiani potranno permettersi ferie più brevi, se non addirittura nessuna vacanza affatto. Il costo della vita è in continuo rialzo, a fronte di salari rimasti fermi a quelli di 20 anni fa e che non risultano più sufficienti per arrivare alla fine del mese. I tour operator hanno lanciato l’allarme, preoccupati per la stagione estiva in procinto di iniziare e la diminuzione delle richieste da parte dei vacanzieri.
Vacanze 2023: tutti i rincari previsti. Ferie a rischio per gli italiani
Il “bancone di prova“, per gli addetti ai lavori, sarà il periodo pasquale, scelti di solito da molti connazionali per ritagliarsi un lungo week-end fuori porta, approfittando del ponte legato alla Pasquetta. Secondo i calcoli degli esperti, a subire il maggiore aumento sono stati gli hotel, di circa il 30%, così come accaduto anche per case vacanze e b&b.
Ma ad aumentare sono anche i biglietti aerei, del 5/10%, senza considerare come sia aumentata anche la tassa di soggiorno in certe località turistiche, come Firenze, dove ora è di 8 Euro per persona. Inoltre molti comuni starebbero pensando di aumentare di 50 centesimi al giorno l’imposta sui pernottamenti. Un vero salasso che innescherà di conseguenza anche il rincaro dei prezzi di ristoranti e stabilimenti balneari.
Si stima che per una settimana di vacanza, quest’anno, gli italiani spenderanno almeno 1930 Euro, ben 500 Euro in più rispetto al 2022. Una somma che in pochi possono concedersi, e che risulterà in una diminuzione dell’introito turistico. Un’estate non certo da ricordare per chi già attendeva con impazienza le settimane di meritato riposo dopo mesi di lavoro.