Continuano ad innalzarsi i tassi d’interesse contraendo anche le possibilità di investire i propri risparmi, Ecco cosa fare e quali investimenti scegliere.
Dalla pandemia ad oggi la situazione economica nel nostro Paese ha subito numerosi contraccolpi dovuti in primis all’immissione di liquidità a costo zero proprio in relazione alle politiche anti-covid. L’immissione di liquidità ha generato un aumento dell’inflazione e per bilanciare questa situazione le banche centrali hanno preso la decisione di aumentare i tassi di interesse.
Ciò serve principalmente a ridurre la circolazione del denaro e di conseguenza il tasso di inflazione. Con questo meccanismo le banche hanno la situazione sotto controllo e incentivano al risparmio. Quando però i tassi raggiungono cifre troppo alte possono ottenere l’effetto contrario. Cosa fare in questa situazione? La risposta è proprio il risparmio e l’investimento intelligente.
Nell’attuale situazione risparmiare potrebbe essere la chiave per uscire da questa crisi, ma il segreto è investire nel modo giusto. Dato il tasso di interesse molto alto il primo consiglio è quello di investire in oro, questo perché l’oro non è influenzato direttamente dai tassi. Anche le obbligazioni sono influenzate dai tassi, ma in maniera diversa. Le obbligazione a tasso fisso ad esempio subiscono un ribasso legato ai nuovi tassi e per questo è meglio spostarsi su quelle a tasso variabile poiché subiranno oscillazioni allineate con i nuovi tassi.
Il discorso si complica invece per le azioni. Questo perché le azioni sono influenzate dalle condizioni economiche degli utili dell’azienda a cui sono legate e per questo un momento di crisi potrebbe corrispondere con una flessione. In questi casi la difesa è la strategia vincente, minimizzando così il rischio sul lungo periodo.
Gli esperti del settore finanziario consigliano di investire il 50% del portafoglio in bond societari a breve termine ad alto rendimento, così da ridurre l’influenza dell’inflazione sugli stessi. Investire in materie prime come prodotti agricoli, metalli preziosi, commodity industriali o energetiche potrebbe essere una scelta saggia data la crescita della popolazione globale e della sempre crescente attenzione all’emergenza climatica.