Cosa succede quando una persona presenta un certificato medico falso? Queste sono le conseguenze a cui si può andare incontro.
Se siamo dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, sappiamo perfettamente che nel caso ci dovessimo ammalare, avremo diritto a rimanere a casa dal posto di lavoro, ricevendo lo stesso la nostra retribuzione, a fronte di un certificato medico da inviare al datore, come previsto dalla legge. Ma cosa succede, se ne presentiamo uno falso o modificato, in modo da passare più tempo lontani dall’ufficio, anche se non ne avremmo il diritto?
I rischi sono molti, anche di carattere penale, oltre alla possibilità di essere licenziato per giusta causa senza preavviso, in quanto si va a ledere la fiducia dovuta tra le due parti. Ma non è tutto, poiché si tratta di un illecito per cui sono previste non solo sanzioni amministrative ma anche condanne in sede penale. Vedismo meglio gli scenari possibili.
Si parla di falsa malattia quando il lavoratore finge un malessere inesistente allo scopo di rimanere a casa dal posto di lavoro. In questo caso, se scoperto, il datore ha la facoltà di licenziarlo per giusta causa, non dovendo nemmeno nessun preavviso. Altro scenario è quello della truffa, qualora finga patologie per le quali gli viene corrisposto un aiuto da parte dell’Inps: la pena arriva fino a 5 anni più il pagamento di quanto erogato.
Nel caso sia il lavoratore a falsificare il certificato, magari scrivendo sul blocco del medico patologie inesistenti o ricette per farmaci non necessari, potrà rispondere dell’illecito di “Falsità materiale commessa da privato” per cui è prevista una pena detentiva fino a due anni. Anche il medico rischia molto, qualora diagnostichi una malattia inesistente al paziente, risultante nel reato di “Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico” punito con da 1 a 6 anni di reclusione.
Ma come capire se un certificato è falso? Ciò che può fare l’azienda per tutelarsi e capire se si trova di fronte a eventuale frode è di inviare una visita fiscale al domicilio del lavoratore, dove il medico valuterà le effettive condizioni dell’individuo, dandone riscontro al datore di lavoro,