Altro ban in arrivo per il celebre social network. Tik Tok sarà presto eliminato in questo Paese. Che fine farà da noi, in Italia? Dovremo dirgli addio?
Oggi non c’è un solo ragazzino che non abbia installato sul suo cellulare Tik Tok. Il social network in termini di popolarità ha superato anche un colosso come Instagram, fino a pochi mesi fa leader assoluto del settore, per non parlare di Facebook, sempre più in picchiata e abbandonato dai Millenials. Eppure, da un po’ di tempo a questa parte, per Tik Tok le cose sembrano essersi messe male, visto che numerosi Paesi lo hanno bandito e reso illegale.
Ultimo in ordine di tempo anche la famosa nazione anglosassone, che ha seguito la scia d’oltreoceano, decidendo di vietarlo. La piattaforma oggi ha milioni di utenti, e molte persone ogni giorno caricano video da condividere con gli altri. appare quindi strano che il Paese abbia preso una decisione tanto drastica. Anche l’Italia ne seguirà l’esempio?
Tik Tok nella bufera: ban per il social network. Anche l’Italia lo vieterà?
Creato nel 2014 con il nome inizialmente di musical.ly, era stato pensato per fini educativi: un modo per poter condividere video tutorial, ma ben presto si è espanso in altri campi. Nel 2017 la cinese ByteDance lo ha acquistato, lanciandolo a livello mondiale e facendone iniziare il trend, ben presto usato dalla maggior parte degli utenti più giovani.
Nel 2020 TikTok ha raggiunto il suo primo miliardo di “follower”: un risultato incredibile in meno di quattro anni, eppure, i Governi di Stati Uniti e ora anche Gran Bretagna hanno deciso di rimuoverlo da tutti gli smartphone governativi. Una decisione presa in quanto ritenuta pericolosa per la sicurezza nazionale. I dati personali degli utenti, infatti, vengono raccolti dalla società cinese, e per questo si è preferito toglierlo dai cellulari dei dipendenti governativi.
Non si sa se anche l’Italia seguirà l’esempio del Regno Unito, ma nel frattempo il presidente Usa Joe Biden ha suggerito di vendere del tutto il social network per non rischiare il divieto permanente e totale nel Paese a stelle e strisce. Finora non è giunta però ancora nessuna comunicazione in merito da parte della proprietà.