Cosa succede quando la nostra auto subisce un fermo amministrativo? Ecco cosa rischia il suo guidatore secondo il Codice della strada.
Cosa si intende per fermo amministrativo? Con questa espressione si indica un blocco di un bene di una persona che non ha onorato dei pagamenti o delle multe stradali. In questo caso, se l’importo di quanto dovuto non perviene al creditore, spesso un ente, il fisco provvede emettere il fermo, di solito a causa di cartelle esattoriali non saldate. Una situazione fastidiosa e pesante da sopportare, poiché si rimane senza un mezzo di locomozione che di solito si usa anche per raggiungere il posto di lavoro.
Sono infatti le auto, spesso, ad essere sottoposte a questo provvedimento, e per chi ne è colpito, ovviamente non è permesso utilizzare il mezzo e inoltre è obbligatorio custodirlo in un posto non di pubblico passaggio, con conseguenti spese, in caso non si abbia un garage a disposizione. Ma quali sono i rischi per chi ne riceve uno, a cosa si va incontro?
Chi rischia questo tipo di provvedimento sono tutte le persone con un debito superiore agli 800 Euro, seppur con diverse modalità di blocco. Fino a 2000 Euro, esso avverrà solo per un’unica auto, da 2000 fino a 10.000 Euro si potrà richiedere fino a 10 veicoli, mentre oltre tale cifra verranno bloccati tutti i mezzi del debitore.
Cosa succede se nonostante il divieto la persona continua a utilizzare l’auto come se nulla fosse? Niente di buono, visto che non solo riceverà una multa compresa tra i 1984 e i 7937 Euro, ma subirà anche il ritiro della patente da un minimo di un mese a un massimo di tre e la confisca del veicolo, come previsto dal Codice della strada.
Ed è sempre quest’ultimo che prevede inoltre per chi lascerà l’auto su suolo pubblico, quindi per strada, una contravvenzione tra i 774 e i 3105 Euro. Meglio quindi saldare i debiti, anche rateizzandoli, evitando di fare i furbi e pagando quanto dovuto, per evitare conseguenze pesantissime che potrebbero arrivarci tra “capo e collo” e costarci automobile e patente.