Con la riforma fiscale 2023 introdotta dal Governo Meloni sarà possibile per chi dimostra di non avere denaro evadere il fisco. Alcune precisazioni sono necessarie.
Il pagamento delle tasse è sempre stato visto dai più come un qualcosa da eludere e per questo negli anni sono stati tanti i casi di cittadini che hanno evaso il fisco per cercare di trattenere quante più ricchezze possibili. L’evasione fiscale è per questo motivo punita gravemente con sanzione e reclusione.
Con la nuova riforma fiscale però ci abbiamo guadagnato sotto numerosi punti di vista, a partire proprio dall‘evasione fiscale cosiddetta necessaria. Quando allora questa elusione non viene punita e perché? Per rispondere a questi quesiti è necessario andare con ordine e capire come ha lavorato l’attuale Governo per andare incontro ai cittadini italiani, soprattutto quelli che non hanno denaro.
Pagare le tasse? Non per forza
La nuova riforma fiscale 2023 ha inserito il concetto della cosiddetta evasione per necessità. Questa avviene quando l’evasione viene fatta senza dolo, ma perché non si hanno le capacità finanziarie per sostenere il pagamento delle imposte. Questa novità andrà a tutelare il contribuente che non trovandosi nella situazione economica di poter pagare i tributi venga punito con conseguenze penali.
Il fulcro però è che questa impossibilità non sia a lui imputabile. L’esempio più lampante è quello di un imprenditore che di fronte ad una liquidità insufficiente deve scegliere se pagare i propri dipendenti o le tasse. Il fine di questa nuova riforma fiscale è di azzerare le sanzioni penali verso tutti quei contribuenti che sono impossibilitati concretamente dal pagare le imposte.
Ovviamente il contribuente che ha evaso il fisco per necessità dovrà anche dimostrare tale necessità. Come? Dimostrando l’oggettiva difficoltà economica, così da ottenere durante la sentenza una rateizzazione confacente al caso. Di fronte a questa nuova riforma molti hanno presentato delle polemiche, in primis su come si dovranno dimostrare tali mancanze obbiettive. Coloro che sono contro hanno espresso il rammarico per la mancanza di incentivi e tutela per la famiglia e per l’incentivazione della natalità, un problema sempre più grave per il nostro Paese.