La salute mentale è un bene prezioso da tutelare e anche per il 2023 si potrà richiedere il Bonus Psicologo: quali sono i requisiti necessari per accedervi?
Il Mistero della Salute, negli scorsi giorni, ha rassicurato i cittadini italiani che il Bonus psicologo ci sarà anche per il 2023. La misura era stata introdotta durante le fasi più dure della pandemia da Covid-19 per aiutare tutti coloro hanno cominciato a soffrire di ansia, stress e depressione a causa della paura per il virus, dei lockdown stringenti e della conseguente crisi economica.
La normativa è già stata pubblicata, manca solo il decreto attuativo che definisca con precisione tempi, modi e metodi ma il bonus è insomma pronto per ripartire. Il sostegno offerto dal Governo prevede un contributo economico una tantum per sostenere le spese per le sedute con lo psicologo. La somma potrà variare da 600 fino a 1.500 euro. Le domande per il bonus psicologo potranno essere presentate a partire dal mese di giugno sempre accedendo alla piattaforma online messa a disposizione dall’Inps: proprio come l’anno scorso.
Nato durante la pandemia, quindi durante uno dei periodi più duri e critici della nostra storia recente, il Bonus Psicologo è tendenzialmente pensato per le persone fragili e particolarmente in difficoltà. Rispetto al 2022, i finanziamenti messi a disposizioni dal Governo per il Bonus Psicologo 2023 sono stati drasticamente diminuiti. Se dodici mesi fa erano stati stanziati 25 milioni di euro, sfortunatamente insufficienti per le oltre 330.000 richieste pervenute, quest’anno si parla di “soli” 5 milioni di euro.
Non tutti potranno beneficiare del bonus. Chiunque ne faccia richiesta dovrà infatti rispettare determinati criteri stabiliti dal Governo. Resterà invariato il requisito relativo al reddito: chi vorrà accedere al Bonus psicologo dovrà quindi presentare un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) al di sotto della soglia limite fissata a 50.000 euro. Servirà poi avere la cittadinanza italiana e presentare una prescrizione medica con relativa diagnosi del proprio disturbo. Il contributo, come detto, verrà riconosciuto una sola volta e sarà calcolato sulla base del proprio ISEE.