I prezzi del gas sembrano essersi stabilizzati ma è ancora possibile risparmiare qualcosa sulle bollette, vediamo come.
La bolletta del gas per molti italiani questo inverno è stata un vero e proprio salasso. Per fortuna pare che i prezzi si stiano pian piano assestando: Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha infatti annunciato una riduzione del 13% del costo del gas in bolletta a febbraio. Tuttavia, per molte famiglie, nonostante la riduzione, resta difficile sostenere il costo delle bollette.
Ci sono tuttavia alcune strategie, a partire dalla scelta del contratto, che possono permettere di risparmiare denaro. Esiste infatti il mercato tutelato, dove i prezzi luce e gas e le condizioni sono stabilite dall’Arera, e il mercato libero, dove invece il cliente sceglie liberamente un proprio fornitore di luce e gas che decide in maniera concorrenziale che prezzi proporre. Quale dei due mercati conviene di più al momento?
Scegli il mercato tutelato per bollette più basse
Partiamo da questo assunto: uscire oggi dal mercato tutelato non conviene, questo perché chi possiede questo tipo di contratto per il gas può usufruire di bollette più basse: 65,4 centesimi di euro per la componente energia. Ovviamente al costo dell’energia vanno aggiunti tutti gli altri servizi, dal trasporto alla gestione del contatore e le varie imposte ma nonostante ciò il mercato tutelato, al momento, risulta più conveniente.
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Come abbiamo anticipato Arera ha annunciato che il costo del gas in bolletta è in calo. Chi è nel mercato tutelato paga ad oggi il gas 0,65 euro al smc (standard metro cubo). Su questo standard diversi altri gestori stanno proponendo offerte fisse anche nel mercato libero, mantenendo il costo del gas su 0,65 euro come nel mercato tutelato.
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Verrebbe da pensare che, visto che entrambi i mercati propongono lo stesso costo del gas, sia quello libero a essere più conveniente al momento e non il contrario. Ai costi del gas, nel mercato libero, devono essere però essere aggiunti sovrapprezzi non sempre esplicitati, come quello dello spread sulla componente energia. Per quanto si sia assottigliando la convenienza tra mercato libero e tutelato, dunque, al momento quest’ultimo rimane comunque il più conveniente.
