Nei giorni scorsi è stato annunciato il lancio delle iSim, una nuova tecnologia che andrà a sostituire le schede fisiche utilizzate per gli smartphone o altri device.
La tecnologia nel settore della telefonia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Oggi i dispositivi mobili non sono utilizzati solo per le chiamate, ma sono praticamente divenuti uno strumento indispensabile grazie alle loro funzioni: foto, video, pagamenti, messaggistica, localizzazione, etc.
Anche le compagnie telefoniche si sono adeguate con piani tariffari sempre più legate alle funzioni degli smartphone. Nelle ultime settimane, in merito, è stata annunciata una vera e propria rivoluzione: il lancio della prima iSim (Integrated Sim) che arriverà presto sui dispositivi.
iSim, addio alle schede fisiche: la nuova tecnologia annunciata da Qualcomm
Il mondo degli smartphone e dei dispositivi mobili si prepara ad una nuova rivoluzione: le iSim che andranno a sostituire le schede telefoniche fisiche. Ad annunciarne il lancio, durante il Mobile World Congress, la fiera tenutasi a Barcellona nei giorni scorsi, è stata la società Qualcomm, in collaborazione con Thales e Vodafone.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Secondo quanto spiegato durante l’evento, come riporta Ansa, le iSim sono una nuova tecnologia, integrata nei nuovi processori di cui saranno dotati i device, che permetterà all’utente di attivare un piano tariffario telefonico e/o dati con gli operatori supportati senza la necessità di acquistare una scheda fisica. Inoltre, essendo conforme con lo standard Gsma Remote Sim Provisioning, sarà possibile attivare offerte e piani tariffari in base alle proprie esigenze anche dal computer. In questo modo si snelliranno e velocizzeranno anche i passaggi da un piano ad un altro.
Il primo processore ad essere dotato di questa novità è il Qualcomm Snapdragon Gen 2 che dovrebbe essere installato nei primi dispositivi già a partire dal prossimo anno, ma non è escluso possa essere necessario più tempo per la completa implementazione di tutti i servizi collegati. Inizialmente, difatti, sarà riservato agli smartphone di punta delle varie aziende.
Una vera e propria rivoluzione, dunque, che, riferisce l’agenzia Ansa, verrà adottata su ben 300 milioni di device entro i prossimi quattro anni.