Grandi novità per i generi di prima necessità: rivoluzione del fisco che dovrebbe portare a un’iva completamente diversa rispetto a quella che conosciamo ora.
Ci saranno grandi novità in arrivo per tutti noi a breve: il Governo, e in particolare il ministero dell’Economia sta stilando un testo di una riforma che cambierà notevolmente il nostro modo di fare la spesa e non solo. Si tratta di tutta una serie di cambiamenti che andranno a modificare fisco e iva: lo scopo è quello di rendere più leggere le buste paga dei dipendenti e alleggerire anche le famiglie che da tempo si trovano in difficoltà con la spesa settimanale.
Se già avevamo assistito a un taglio dell’iva sui prodotti per la prima infanzia, come biberon e pannolini, ora ciò potrebbe avvenire anche per i generi alimentari di prima necessità, oltre ad altri che normalmente vengono acquistati dalle famiglie italiane. Si tratta di un testo che sarà al Consiglio dei ministri questa settimana entrante.
Novità per fisco e iva: la prossima settimana il testo in Consiglio dei ministri
A parlare della futura legge delega ci ha pensato il sottosegretario Sandra Savino: “Previsto il riordino della normativa Iva nazionale per garantire il pieno allineamento tra quest’ultima e quella dell’Unione europea“, riferisce Il Messaggero. L’obbiettivo è di ridurre a Iva 0% quella dei beni che finora la mantengono al 4% e ridurre da 10 a 5% quella di altri generi alimentari, tra i quali rientrerebbero anche carne e pesce.
E non è finita qui, poiché è al vaglio anche una cambiamento delle aliquote, che diventeranno 3: due gli scenari, uno al 23%, al 33% e al 43%, mentre un altro al 25%, al 33% e al 43%. La prima ipotesi con un costo di circa 6 miliardi, ma che fornirebbe un aiuto consistente ai lavoratori dipendenti.
A cambiare sarà anche l’accertamento fiscale, con un modello precompilato biennale destinato alle piccole imprese che potranno essere esentate per due anni dai controlli qualora lo accettassero. In caso contrario i controlli saranno scrupolosi. Novità in arrivo anche per l’Ires, che avrà due scaglioni, con un’aliquota più bassa.