I cuochi professionisti potranno richiedere il cosiddetto “bonus chef”: tutte le informazioni utili sull’agevolazione concessa dal Mise.
Il Governo ha stanziato nuovi fondi per la ristorazione, settore duramente colpito dalla pandemia. Ristoranti e bar, difatti, hanno dovuto fare i conti con chiusure e spese per via dell’emergenza Covid-19 mettendoli a dura prova.
Nel dettaglio, ora l’esecutivo ha messo a disposizione delle risorse pari a tre milioni di euro che serviranno ai cuochi professionisti per coprire determinate spese effettuate nel precedente biennio.
Bonus chef, l’agevolazione che permette ai cuochi di ricevere sino a 6mila euro: requisiti e modalità
Da lunedì 27 febbraio sino al prossimo 3 aprile è possibile presentare la domanda per aderire al cosiddetto “bonus chef”. Questo sussidio, attraverso la concessione di un credito d’imposta, permetterà ai cuochi professionisti di ricevere sino a 6mila euro.
Nello specifico, come disposto dal Governo, l’agevolazione riguarderà cuochi professionisti con regolare contratto o autonomi con Partita Iva che hanno lavorato come dipendenti presso alberghi o ristoranti tra il 1° gennaio 2021 e lo scorso 31 dicembre. I richiedenti devono essere, inoltre, residenti o stabiliti del territorio italiano ed essere nel pieno godimento dei diritti civili.
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Il bonus chef verrà erogato sotto forma di credito di imposta ai sensi del regolamento “de minimis” e per un massimo del 40% (sino a 6mila euro) delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per:
- l’acquisto di macchinari avente classe energetica elevata per la conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;
- l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali;
- corsi di aggiornamento professionale.
Per quanto concerne le classe energetiche dei macchinari, il Governo ha precisato che saranno ammesse solo le seguenti:
- A, B e C per macchinari che riportano etichetta su scala da A a G di cui al regolamento (UE) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 (GUUE L 198 del 28 luglio 2017, e ss.mm.ii.);
- A+, A++ e A+++ per i macchinari con etichetta su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (UE) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 (GUUE L 153 del 18 giugno 2010);
- A+, A++ e A+++ relativamente esclusivamente agli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (UE) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013 (GUUE L 29 del 31 gennaio 2014).
Tali spese dovranno essere state effettuate con modalità tracciabili e intestate al richiedente dell’agevolazione.
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Per inviare la domanda, bisognerà inviare telematicamente la documentazione dettagliata dei pagamenti ed il contratto di lavoro o la partita Iva al sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy al quale si può accedere con SPID, Cns (Carta nazionale dei servizi) o Cie (Carta d’identità elettronica).