Esiste una tassa che i possessori di conti correnti o libretti dovranno pagare al superamento di una soglia di giacenza media annua: di cosa si tratta e a quanto ammonta.
Aprire un conto corrente consente di poter depositare il proprio denaro, effettuare e ricevere bonifici ed usufruire di molti servizi. Spesso l’apertura, in base alla banca che si sceglie, non ha costi. Esistono, però, spese di gestione, tra cui un’imposta che va pagata al superamento di una soglia di giacenza media durante l’anno in corso. Alcune banche, però, prevedono delle promozioni prendendosi in carico il pagamento di questo tributo.
Imposta di bollo, il tributo fisso per i conti correnti o i libretti: di cosa si tratta
Tra le spese da affrontare quando si possiede un conto corrente in banca, un contro corrente postale o un libretto c’è anche l’”imposta di bollo”. Si tratta di un tributo introdotto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 642 del 26 ottobre 1972. Ma come funziona? Tale imposta scatta al superamento della soglia di giacenza media annua di 5mila euro nel periodo di rendicontazione inviata al titolare: essa può essere trimestrale, semestrale o annuale. La verifica della giacenza viene effettuata dalla banca.
L’imposta di bollo è fissa ed ammonta a 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e a 100 euro all’anno per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Per quest’ultimi, però, la tassa scatta indipendentemente dal saldo medio annuale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Devi effettuare una prenotazione online, occhio! Questi sono siti falsi
Come anticipato, tenendo conto della rendicontazione periodica inviato dall’istituto di credito, il suo pagamento può essere suddiviso: ad esempio se il titolare ha scelto, al momento della sottoscrizione del contratto, una rendicontazione trimestrale pagherà 8,55 euro ogni tre mesi. Il pagamento verrà addebitato direttamente sul conto dallo stesso istituto.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Spid, proroga accordata dal Governo: già si pensa però ai cambiamenti
Non è escluso, però, che tale imposta venga pagata direttamente dalla propria banca. Alcuni conti correnti, soprattutto quelli aperti online, attraverso promozioni specifiche, permettono al cliente di non dover versare tale tassa.
Infine, è necessario sapere che l’imposta è applicata al singolo conto o libretto: se si è, dunque, intestatari di più conti bancari la tassa verrà pagata più volte.