Se sei tra quelli che hanno intenzione di aprire partite iva nel corso del 2023 sappi che per alcuni lavori specifici esistono regimi particolari che vanno segnalati immediatamente al tuo commercialista
Anche se il mondo delle partite iva sembra un unico blocco composto da piccoli e grandi professionisti, in realtà esistono molti diversi regimi speciali che riguardano non solo il tipo di obblighi relativi alla fatturazione o limiti di guadagno annuale ma anche relativi alla categoria specifica di lavoro che si andrà a svolgere con la partita iva.
Per il 2023 ci sono per esempio alcune partite iva che riguardano lavoratori autonomi e proprietari di piccole imprese che si muovono in settori specifici. Questi settori riguardano l’agricoltura, il benessere e i servizi. Se appartieni dunque a queste categorie e non hai ancora una partita iva sappi che puoi aprirne una con un regime pensato apposta per te.
L’idea di aprire una partita iva potrebbe spaventare ma se il tuo sogno è quello di lavorare in proprio e vuoi farlo nella legalità diventare un libero professionista registrato è l’unico modo. Le spese che deve sostenere chi apre una partita iva sono diverse e sono calcolate in base ad una serie di fattori. È importante quindi scegliere il regime più adatto a quelle che sono le prospettive di guadagno. Ma ci sono anche alcune scelte che vanno invece fatte in base a quello che tu decidi sarà la tua professione.
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Esiste infatti, per esempio, una partita iva pensata appositamente per le guide turistiche. Si tratta di un regime che permette di avere il regime agevolato forfettario, il calcolo sul reddito imponibile con l’eliminazione di una quota pari al 33%, il non obbligo della fatturazione elettronica né dei dati per l’esterometro. Ma esiste anche una partita iva speciale per chi intraprende attività di personal trainer. Per le partite iva dei personal trainer le agevolazioni sono simili a quelle delle guide turistiche: si può aderire al regime forfettario, non c’è il calcolo del versamento dell’iva, non c’è l’obbligo di fatturazione elettronica ed esterometro né di registrare le fatture o partecipare agli studi di settore.
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Da ultimo coloro i quali hanno una partita iva agricola possono usufruire di una gestione particolare. Per le partite iva agricole c’è per esempio la possibilità anche di aderire al regime di esonero che non obbliga a presentare dichiarazione dei redditi, né a portare avanti gli obblighi contabili tipici delle partite iva né di emettere le fatture. Ma per aderire al regime di esonero occorre non aver fatturato più di 7 mila euro nell’anno precedente. Si può aderire invece al regime semplificato se si lavora solo con la cessione di prodotti agricoli.