Grandi novità per il pagamento dell’IMU 2023, in molti riceveranno anche rimborsi. Ecco tutte le nuove disposizioni e chi non dovrà pagarlo.
L’IMU, ovvero l’imposta municipale unica, è una tassa sugli immobili e terreni, fatta eccezione per le prime case. Si tratta di un imposta che nel corso degli anni ha fatto molto discutere e per questo nel tempo è stata modificata radicalmente. In alcuni casi però il pagamento dell’IMU non è previsto, come nel caso di terreni agricoli che soddisfano delle particolari condizioni.
In generale è necessario, per essere esenti dall’IMU, che l’immobile di proprietà venga indicato come prima abitazione. Questo avviene quando la residenza è proprio presso tale proprietà, ovviamente non vi rientrano le ville e gli immobili di lusso. Con la nuova normativa però sono stati fissati nuovi requisiti e qualcuno potrà ricevere addirittura dei rimborsi.
Innanzitutto è bene ricordare che l’IMU non deve essere versata da coloro che sono proprietari di terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, comprese le società agricole, terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori, terreni agricoli a immutabile destinazione agrosilvo- pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, terreni agricoli o boschivi ubicati in aree montane o di collina classificati secondo i criteri di legge.
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L’esenzione IMU, e questa è la prima novità, è stata estesa anche sui fabbricati rurali a uso strumentale per l’attività agricola e su cui esiste una concessione di comodato. Possono usufruire dell’esenzione dal pagamento dell’Imu anche coloro che si vedono occupati abusivamente la propria abitazione e che ne hanno fatto denuncia, e tutti quelli che si trovano nei territori colpiti dai terremoti del 2012 e del 2016.
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L’esenzione è stata estesa anche ai coniugi separati che vivono in due proprietà diverse, ma nello stesso comune. Per tutti coloro che ricadono in questi nuovi casi, è possibile non pagare l’IMU, o se si è già provveduto al pagamento, e disporre dei rimborsi previsti dallo stato. Per ottenere i rimborsi, retroattivi, è necessario aver presentato la domanda di rimborso fino a cinque anni dal pagamento dell’imu.