Il tuo conto corrente è stato bloccato? Non allarmarti. Ecco cosa puoi fare nel concreto per risolvere la situazione e sbloccare definitivamente il conto e salvaguardare il tuo denaro.
Pignoramento, inadempienza, blocco dell’home banking per continui accessi errati, morte dell’intestatario del conto, antiriciclaggio, truffe sono tra le cause dietro un eventuale blocco del conto corrente da parte della banca. Se la causa è la morte dell’intestatario, il conto viene riabilitato dopo un mese dalla ricezione della dichiarazione di successione. Se il motivo è una grave inadempienza il conto viene sospeso fino a quando l’intestatario debitore non salda il debito.
Se il conto risulta bloccato, questo potrebbe derivare da una situazione cautelativa a seguito di una registrazione di operazioni sospette sul conto corrente. In particolare queste sono ripetuti accessi falliti ed errati, tentativi di cambio password. Spesso gli istituti di credono comunicano al correntista la situazione e lo invitano in banca per sbloccare la situazione. Nel caso del pignoramento la questione è più complessa.
Nel caso in cui il blocco è legato al pignoramento dello stesso conto, è bene sapere che i soldi sul proprio conto non vengono estratti dal conto ma restano lì per un certo periodo di tempo, ma bloccati. Per sbloccare il conto in caso di pignoramento il debitore può pagare il debito in una sola soluzione o chiedere un rateizzo. Se il debitore entro 60 giorni dalla notifica di pignoramento non fa nulla per provvedere al pagamento, la banca stornerà il pagamento.
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È bene precisare che il pignoramento può essere adoperato solo per un quinto del valore del debito ma solo se le somme di denaro derivano da stipendio pensione o altri redditi assimilabili. Per evitare il pignoramento il debitore può in primis provvedere al pagamento presso l’ufficiale giudiziario e sbloccare così il conto. Un altro modo per sbloccare il conto è la cosiddetta conversione del pagamento.
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Grazie ad essa, il debito viene spostato in questo modo dal conto corrente, che viene sbloccato, ad una somma di denaro resa disponibile dal debitore. Questa somma potrà confluire per intero o a rate su un libreto a parte intestato alla procedura e nelle mani del giudice. quando si raggiunge la somma complessiva questa verrà versata al creditore.