Nonostante in molti abbiano sempre alta l’attenzione, in pochi conoscono un retroscena sull’aumento delle pensioni. Ecco quale.
La questione delle pensioni in Italia tiene sempre banco in maniera costante e pressante. Ogni Governo che si è succeduto ha cercato di apportare modifiche che abbiano potuto in qualche modo migliorare la situazione pensionistica in Italia. I temi che sono sempre di più all’ordine del giorno riguardano i tempi di erogazione degli importi, l’età pensionistica, e ovviamente anche le spettanze ad ogni pensionato.
Si parla sempre spesso degli aumenti delle pensioni, senza avere quasi mai informazioni certe. Si inseguono date, conferme e smentite, senza che poi concretamente si veda qualcosa cambiare radicalmente. Eppure, c’è un retroscena che riguarda proprio l’aumento delle pensioni, che in poche persone conoscono. Ecco di cosa si tratta.
Marzo è iniziato da poco e subito il tema pensioni si è rifatto caldo, come ogni mese. I tanto inseguiti aumenti non sono ancora in nessuna forma definitiva, eppure qualcosa sembra muoversi. Infatti, la prima fase della rivalutazione del 2023 è stata completata proprio con la pensione in pagamento di marzo. Infatti, è in utilizzo il tasso da parte dell’Istat provvisorio del 7,3%. Ma c’è un ulteriore retroscena che in ben pochi conoscono.
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Ogni mese c’è una seconda parte che matura, e dovrà poi essere liquidata. Ma quando? La previsione dovrebbe essere intorno al prossimo inizio gennaio, quando l’Ente preposto, ovvero l’INPS dovrà tener conto del tasso definitivo di oltre 0,8%. Sarà quindi in liquidazione con il primo importo annuale del 2024. Per poter verificare la domanda di ricalcolo, è possibile chiederla direttamente all’INPS tramite portale ufficiale, o affidarsi a un CAF o Patronato.
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Una rivalutazione parziale, proporzionate con il costo della vita crescente. Considerando che matura mese per mese, il conguaglio potrebbe essere sostanzioso. Il tasso base dello 0,8 % sarà applicato sulle spettanze arretrate. In pochi conoscono questo retroscena. Va monitorato ovviamente anche il tasso di inflazione, estremamente variabile in questo periodo storico. Fatto sta che per l’aumento delle pensioni, qualcosa si sta muovendo concretamente, e nel medio lungo termine si avranno i risultati tanto sperati.