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Cosa dice la legge

Occupazione abusiva di un immobile: cosa fare per sfrattare gli abusivi

L’occupazione abusiva mette in condizioni scomode parecchi proprietari di immobili: ecco cosa si può fare per sfrattare gli abusivi e tornare ad impossessarsi del bene.

Casa (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

I procedimenti da affrontare in caso di occupazione abusiva variano se l’atto avviene senza alcun titolo o clandestinamente o sulla base di un contratto scaduto o invalido: ecco cosa fare e come muoversi per sfrattare l’inquilino abusivo e tornare in possesso dell’immobile.

Ad alcuni può sembrare surreale, eppure l’occupazione illecita di un appartamento è una realtà quotidiana che mette in posizioni scomode molti proprietari. La legge prevede diversi tipi di procedure da affrontare per sistemare la situazione.

Occupazione abusiva: come sfrattare l’inquilino e riprendersi casa

Casa (Foto da Canva) – Vostrisoldi.it

In caso di occupazione abusiva e clandestina, ossia l’occupazione (anche solo di una porzione) del bene immobile senza che alcun titolo ne legittimi la presenza e contro la volontà del proprietario, si può procedere in tre modalità:
1) con l’azione di manutenzione nel possesso (secondo l’articolo 1170 c.c.);
2) con l’azione di reintegra nel possesso (art. 1168 c.c.);
3) con una denuncia per invasione di terreni o edifici (secondo l’art. 633 c.p.).
Ovviamente, è importante agire con rapidità: per le azioni in sede civile, il termine ultimo è un anno, mentre per le azioni in sede penale, il termine per presentare la denuncia è di appena 3 mesi.

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Qualora si trattasse di un’occupazione con contratto scaduto o ritenuto non valido, il proprietario dell’immobile può procedere con lo sfratto per morosità. L’unica prova necessaria è il contratto di locazione necessario: è un processo più rapido, non serve un’azione di rivendicazione bensì un’azione di restituzione. Il contratto deve essere stato scritto tra le parti e correttamente registrato, seppur scaduto o invalido: in caso contrario, occorrerà tornare sull’azione di rivendicazione della proprietà dell’immobile.

Davanti ad un’occupazione, il titolare del bene può richiedere anche un risarcimento del danno subito. Non è necessario dimostrare il danno patrimoniale: il Giudice, una volta ottenuta la prova dell’avvenuto reato, procederà alla liquidazione della somma risarcitoria. Quest’ultima verrà calcolata in base al valore locativo del bene, cioè tenendo conto del valore sul mercato di quell’appartamento.

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E’ bene far presente che, in caso di contratto verbale imposto dal proprietario di casa, l’inquilino può richiedere il ricalcolo delle cifre pagate in nero in base al canone medio locale e pretendere la restituzione delle somme già versate.

Emanuela Toparelli